mitografia del quotidiano, Riposizionare Fotografia
AUTISMO CONSERVATIVO
Non sono impermeabile alle cose orrende che stanno succedendo ovunque.
Provo mediamente disgusto e tristezza.
La mia parte la faccio in qualità di insegnante perchè la fotografia mi offre il pretesto per parlare di relazione, dell’altro, di tutto ciò che oggi viene “detto/scritto ma non fatto”.
Perdonate l’abbandono della scala dei grigi per queste righe ma non sono bravo nella mediazione.
Ecco allora il rifugio, il mio autismo conservativo, la mia ricerca di Anime tra i negativi , figure importanti che mi hanno lasciato ricordi belli sempre, anche nei momenti tristi.
Mi lascio andare a ricordare Clelia che restava unita alle sorelle trascorrendo tanti pomeriggi estivi al sole alle Ballette, tre sorelle, tre sedie.
Il suo sguardo interrogativo nei miei confronti mentre inquadravo qualcosa anche se era abituata a vedermi con una fotocamera in mano, il suo amore dichiarato per mia nonna Alberta ….scandito da un accento toscano.
…e ancora la terra, la stalla, la merda delle galline e il suo sorriso…
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