Ritratti
ATHOS TRENTI
Quando al “campazzo” Massimo ( Trenti) organizzava col collettivo del quale facevo parte la mostra annuale, spesso c’era suo padre Athos.
Col suo pick up portava cavi o materiali.
Dalla sinergia padre/figlio sono nati FHARE- FANTASMI- FANTASCIENZA&AGRESTITA’ -TIRO CON L’ARTE.
Sto riordinando l’archivio, e mi è apparso questo ritratto.
Athos non era uno da pose.
Suo figlio Massimo era fotografo, lui si occupava d’altro.
Mentre allestivamo per FANTASMI un cinema all’aperto nel Campazzo ( Galleria aperta per un solo giorno/notte dell’anno a Guiglia ) lo vidi appoggiato alla sua macchina e scattai di getto per
non perdere l’attimo.
Athos nel mio pernsiero era come una sorta di John Wayne.
L’appennino tosco emiliano è stato per molti a partire da Guccini una metafora del west.
Anche per me.
Da bambino attraversavo i campi e mi nascondevo tra alberi e ruderi di stalle .
Sempre in fuga dai confederati…
Leave a reply