Varie
backstage di Ilaria Caprifoglio
(nella 1 immagine sto pensando a come potrò agire senza luci e senza una location che realmente possa contenere l’attore che andrò a ritrarre)
JOHN TURTURRO / DEL RITRARRE
John Turturro/ Hotel Savoy ore 15
Con quest’immagine credo di potervi mostrare un John Turturro come non lo avete mai visto, lontano dai suoi archetipi e manierismi d’attore. Era arrivato la sera prima tardi a Genova e doveva presenziare ad un incontro stampa. Stanco, sebbene disponibile,desiderava poter riposare alcune ore. Il nostro incontro produce un ritratto veloce, questo e la promessa,alcune ore dopo di posare un pò più riposato. Così è stato. Di fatto, questo ritratto mette "a nudo" l’uomo Turturro prendendo distanza dal personaggio che attraverso 60 film girati ha costruito. Un fotografo consapevole e non invadente ( così mi sento) deve aver la sensibilità e la prontezza per riconoscere questi attimi in cui, nel caso di un attore o di un personaggio pubblico la maschera cade.
Quando ero un ragazzo mi baloccavo all’idea di conoscere i segreti con i quali era stato concepito un disco, un film, un quadro o una fotografia. Oggi che sono riuscito a coronare il mio sogno, quello d’essere un Artista con un suo stile ben preciso, ho compreso che spesso la ricetta è molto più semplice all’apparenza, quanto complessa nella sua reale identità.
Voglio affermare con decisione, con forza quanto un ritratto sia un rapporto di interazione tra chi è li davanti e chi dietro l’obbiettivo, entrambi sono dei "soggetti",si lavora su tempi impercettibili, sulle frazioni di secondo e chi assiste a questi momenti che stiamo documentando con dei backstages( non per celebrazione ma a scopo poi didattico) non sò quanto realmente possa cogliere "queste correnti invisibili" .La fotografia è rapporto tra l’invisibile e il visibile…è come dice Cartier Bresson l’ occhio e il cuore che in sincronicità agiscono. Per questo non amo quel genere di fotografia che s’arresta e fa l’amore solo con l’involucro delle persone.Io amo l’interiorità altrui,per questo ho un concetto di bellezza nella sua totalità che spesso si discosta dai canoni correnti. Lavoro su frazioni impercettibili di tempo che "svelano" l’Altro, per questo il concetto di tempo è estremamente importante nella mia esistenza. Hic et nunc, qui ed ora.
Quant’è bella giovinezza,
Che si fugge tuttavia!
Chi vuol essere lieto, sia:
Di doman non c’è certezza
Così scriveva nel 400 Lorenzo De Medici.
Esser lieti nelle nostre scelte adesso, qualunque cosa producano, a qualunque età. Io sono alle soglie dei cinquant’anni, un momento particolare, una tappa nell’esistenza dell’essere umano. Oggi vivo appieno ogni secondo attribuendo al tempo un valore molto alto. Questa scelta è la consapevolezza che ho acquisito proprio grazie "al tempo". Non sono nè Alice nè Peter Pan. Sono un uomo nell’involucro che contiene un adolescente curioso e mutevole che desidera conoscere e sperimentare. Non ho un velo o una maschera che deve cadere.
Sono così, come oggi mi descrivo in queste semplici righe.
John Turturro che interpreta John Turturro l’attore
Istantanea di Fosca Scotto di Perta Accordandosi con Turturro per il ritratto ufficiale foto: I.Caprifoglio
3 Comments
ginevs
belli veramente questi due ritratti… quello che scrivi sul cogliere l'uomo dietro il personaggio mi ha fatto pensare a due ritratti di Marylin quello di Avedon e quello di Cartier Bresson
albertoterrile
A lezione infatti cito e mostro sia Cartier Bresson che Avedon, due grandi. Quello che scrivo è ciò che realmente penso e sento.Sono oramai trent'anni che ritraggo e ancora mi stupisco. L'altra sera ho detto.- Ilaria per cortesia fotografami mentre lo faccio, voglio far vedere che non c'è nulla lì sulla scena…luci,fondi….la magia è impercettibile e scatta nel momento infinitesimalmente piccolo in cui due persone si incontrano.Ognuno con la sua vita, i suoi colori,le gioie e i dolori che si porta appresso. Essere un ritrattista credo sia una tra le cose più difficili, perchè ti offri all'altro in pochissimi attimi.
Occorre velocità e spesso umiltà, specie con i personaggi famosi, così abituati a portare a spasso il loro volto. Se hai incertezze o problemi inerenti ciò che stai per fare non lo devi mostrare.Alcuni personaggi sono talmente indisponenti che verrebbe da spedirli a quel paese, ma in quel momento non si può.E' uno splendido esercizio zen per dominarsi. Lavoro molto con lo sguardo, mio e altrui.Quello che non dico con le parole lo dico con gli occhi e in tutti i sensi, non solo attraverso la fotografia,
Non mi curo di cosa indosso, ma faccio attenzione ad essere sincero e a portare in maniera adeguata lo sguardo!
Grazie per i complimenti!
utente anonimo
eh sì, solo vivendo il tempo attimo dopo attimo si riescono a tirare fuori ISTANTanee così.
Chi non riesce a valorizzare i singoli istanti spesso non s'accorge della bellezza che si cela in 1/125 di secondo…un po' come fa il nostro cervello al cinema, che ci inganna fondendo le immagini.
Nel tuo essere/insegnare hai fatto presagire come "ingannare noi stessi" affinché la realtà non inganni noi facendoci credere che essa stessa sia un flusso che ci porta via, facendoci scivolare. L'intorno è invece zeppo di attimi memorabili, bisogna solo saperli bloccare, metterli a fuoco…e poi assaporarli.
andrea.