Varie
dal mio rifugio sull’Appennino Toscoemiliano. ph.Miriam F.
I’M WAITING FOR MY MAN (SANTA CLAUS)
….c’era un tempo in cui s’aspettava l’uomo (lo spacciatore) come cantava nel 67 L.Reed,ed un tempo in cui s’aspettava Babbo Natale. E’ oramai tradizione consolidata odiare il Natale, specie in rete…ma vi dirò a me piace!Credo quindi d’esser fortunato nell’esser riuscito a conservare quella particolare emozione che ti faceva attendere con l’ansia quel momento. Che poi il Natale sia il giorno deputato alle grandi liti,l’epicentro di una famiglia riunita che esplode nelle singole diversità, questa è altra cosa. Natale mi dura dalla mezzanotte al primo mattino….poi mi scende, stempera nelle solite parole,un rituale consolidato che solo la morte rende diverso, sottraendo negli anni qualche personaggio del mio presepe personale….la famiglia in senso largo.
Ho diradato i miei interventi sul Journal causa impegni e trasferte. Son rientrato dal Lazio, dove sono andato per iniziare a lavorare su un progetto nuovo. Ho conosciuto persone che credono nella loro missione artistica e che si votano anima e corpo per produrre qualcosa che resti e non svanisca al primo sole…..Stò investendo le mie energie in differenti direzioni, giro dappertutto con il mio lasciapassare per l’immaginazione.
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