Varie
Il tavolino di Nick a L.Angeles
Nick Castro è un musicista folk psichedelico col quale è nata alcuni anni fa una bella amicizia. Lui adora le mie fotografie ed io la sua musica. Il risultato è che io spesso propongo nella mia stanza dei dischi la sua musica quando ricevo qualcuno, mentre lui, mostra i miei libri.
Da una parte all’altra del mondo una stretta di mano o l’abbraccio.
Se un tempo comunicavamo via mail, oggi siamo passati alle lettere scritte a mano. La calligrafia racconta qualcosa di più al di là delle parole.
Ho ricevuto questa fotografia con un testo che dice più o meno così: Ciao, fratello…sul mio tavolino ho sempre i tuoi libri che mostro agli amici…e ora c’è anche la tua ultima lettera che leggerò appena il caffè sarà pronto.
Talvolta ci si sente soli. Io sin da bambino sono stato male educato al "distacco", non posso farne una colpa ai miei genitori, erano poco più che dei ragazzi, non avevano mai avuto un figlio, non potevano sapere cosa stavano facendo.
Dagli affetti famigliari passando attraverso le relazioni sentimentali importanti è stato tutto un continuum di distacchi.
Nei momenti veramente difficili della mia vita come la perdita di nonne ed amici, mi sono trovato sempre da solo. E’ una storia che si replica, oggi come ieri.
Un breve messaggio come questo può divenire un piccolo ponte, una passerella sospesa su un precipizio che mi accingo, nuovamente da solo ad attraversare.
Accolgo gli insegnamenti della vita e ne sopporto il carico perchè credo nella personale evoluzione ancor prima che nella rivoluzione.
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