Varie
Sgarbo al ricordo
Rientro a casa dei miei genitori dove parcheggio l’auto che uso di rado.
Lo sguardo sfiora con tenerezza il giardino del condominio dove, dagli 8 ai 14 anni ho giocato.
Oggi l’erba vi cresce incolta e lo scivolo ha fatto la ruggine come io ho imbiancato le tempie e messo su delle rughe.
Da parecchio tempo non ci sono più bambini che giocano in quel piccolo giardino.
Talvolta qualcuno che non trova posto, parcheggia l’auto tra l’erba e la ghiaia, all’interno di quel piccolo perimetro nel quale sognavo.
Guardo quell’auto come un intruso che oltrepassa il confine del mio ricordo.
2 Comments
utente anonimo
Semplicemente mi perdo nel leggere quello che scrivi e nell'ammirare quello che ci mostri…Rifletto e mi emoziono , conoscendo alcuni luoghi e persone…Grazie e magari un giorno ci incontreremo…anche io scrivo dai tuoi Appennini…
albertoterrile
…..se vedi un auto ferma sull'appennino e qualcuno sdraiato in un campo…non è un incidente…non un mancamento… sono io che scatto le mie solite fotografie…
… scendo all'improvviso per raggiungere un fiore, una pozza o un mucchio di letame…al pari di coloro che corrono a far la spesa.
Nutro l'anima in primis e poi….anche il corpo.
Allora…..ci si vede!