Varie
L’eterno problema
Non si tratta di non volersi prendere responsabilità e neppure di rifiutare la realtà e il tempo che l’accompagna. Guardo il mondo e lo ascolto.
Ciò che in principio percepisco non so definirlo altrimenti se non con il termine di "Macelleria Mediatica".
Vivo e accetto il mio tempo ma non voglio dimenticare, semmai custodire e per quanto mi è possibile innalzare IL TEMPO DELL’INNOCENZA.
Perdere l’innocenza e lo stupore porta gli esseri umani a muoversi come degli Zombies….esseri "rianimati"
Allora preferisco considerarmi un "OSPITE DELLA REALTA".
"I primi fiori" – Hermann Hesse
Accanto al ruscello
dietro ai rossi salici
molti fiori gialli
in questi giorni aprirono
i loro occhi d’oro.
E me,da tempo ormai dell’innocenza privo,
porto la rimembranza verso profondità
alle dorate ore mattutine della mia vita
e limpido mi vedo negli occhi dei fiori.
Volevo andare a distruggere …quei fiori;
poi li ho lasciati stare
e vecchio torno alla dimora.
One Comment
utente anonimo
Vedo l’"ospite della realtà" persona capace di non disimparare a stupirsi delle cose semplici, di ciò che gli sta attorno, come un ospite in un paese straniero trova affascinante anche l’insegna di un tabacchino… capacità necessaria un po’ per tutto, ma credo fondamentale per la fotografia, che è fatta della realtà stessa. Come ospiti muoversi rispettosi e circospetti, in un rapporto di simbiosi con l’intorno: realtà, tu mi offri infiniti spunti che io recepisco e trasformo con riguardo e passione.
andrea.