Varie
nel murenario in fondo alle mie tasche
nel murenario in fondo alle mie tasche
tengo il mandillo con le macchie chiare
dei nostri cuccioli e l’unto della birra
e quando mi franò il britannia addosso
e scaberciai nel fosso di via balbi.
che cosa siamo noi due siamo un cantiere
con un morto e un ferito tutti i giorni.
gianni priano
da "rossocuore" ediz GENOVAINEDITA, Genova 2009
Ho letto questa poesia di Gianni Priano, l’ho amata profondamente e non ho potuto non ripensare alla mia vita.
Ho rivisto i miei amici, Bob Quadrelli vecchio compagno di mille battaglie, ho scorso come un film l’episodio della mia ultima ricaduta a precipizio nell’alcol nel 1997 proprio al Britannia… proprio con Bob…proprio con una birra.
Oggi che non bevo più da dieci anni ho imparato a riascoltarmi. Mi rivedo e racconto attraverso le immagini e le parole la mia e altrui vite.
Sono storie di abbandoni, storie di piccolissime vittorie della vita, rivincite e nuove sconfitte.
Ciò che conta è restare veri, umani e non come dice Zygmunt Bauman dei "TURISTI CONSUMATORI".
Buona domenica
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3 Comments
utente anonimo
caro Alberto quanto condivido il tuo pensiero e che bei ricordi mi danno queste due foto, il mio stato d’animo ,non è più stato lo stesso da allora .guardare certe foto riempie il cuore e a volte aiuta a ritrovarsi.
P
albertoterrile
…anche il mio stato d’animo non è stato più lo stesso. Pochi mesi dopo vidi un soffitto crollare e un idea cambiare di nome…vidii notti che estenuanti si allungavano, cominciai a temerle assieme ai vuoti che cercavo di riempire malamente. Attraversai sguardi e lingue diverse nella speranza di sopravvivere. Ero a terra aspirando al cielo…ancora una volta….come uno di quei carillon al quale, colui che io chiamo Dio, ha dato ancora un pò di carica.
utente anonimo
Bellissima questa poesia di Gianni Priano.
La sento recitata da un genovese DOC che va su e giù per i carrugi, con voce cantilenante.
Fagli i miei complimenti. Veramente intensa.
Eleonora (visto che non sempre resta il mio nome!)