Varie
“Con le idee chiare”
C’era una volta, tanti anni fa, un ragazzo che dipingeva . Desiderava nel profondo del cuore divenire un pittore. Coltivava questo sogno sin dalla tenera età di tre anni. “Mamma…mamma mi comperi i colori?” “…se fai il buono, sabato andiamo alla Standa e ti compero le tempere…” “Nooo….voglio i colori da vero Pittore ( il bambino intendeva i colori ad olio)”. Il fanciullo se la spassò non poco all’asilo,lì poteva dipingere,usare la plastilina,fare un sacco di cose legate alla creatività..in quel luogo concimò per bene il suo piccolo terreno: “l’orto della fantasia”. Moltissimi anni dopo, precisamente alla fine del suo corso di studi artistici scoprì che voleva dipingere con la luce e non più con acquarelli, acrilici e colori a olio , la fotografia divenne pertanto la scelta privilegiata. Esistevano ieri, proprio come esistono ancora oggi , persone ignoranti e supponenti che criticarono questa sua scelta. Questi, ritenevano che la fotografia fosse solo un mezzo meccanico, qualcosa alla portata di tutti, un semplice bottoncino da pigiare e non una scatola magica per trasformare la realtà. Il ragazzo, minuto ma non per questo pronto a farsi schiacciare, decise di rispondere alla sua maniera a quelle osservazioni. Senza dover scomodare né importanti storici della fotografia, nè filosofi dell’immagine, decise di risponder loro attraverso la “Technè”. Scelse un campo mosso dal vento, posizionò la sua macchina fotografica da poche lire su un traballante cavalletto, impostò un tempo lungo d’esposizione e scatto una fotografia tenendo a mente le tempere che aveva dipinto negli anni della scuola d’arte.Era il 1983, l’anno in cui terminò l’Accademia. Da allora la fotografia è divenuta la sua fedele compagna e il suo primo linguaggio. Oggi quel fanciullo è un uomo che non tradisce il suo credo e mantiene fede alla sua scelta di “dipingere con la luce”.Ogni tanto si diverte ancora a far quel tipo di fotografie….proprio come ieri quando ha visto i riflessi degli alberi nell’acqua.
Nota: L’immagine scattata nel 1983 è stata editata nel 2008 per il calendario/antologia poetica BOSCHI DI PAROLE curato da Massimo Morasso per la regione liguria.
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