Varie
Posted on 23/11/2008 at 09:30 by Alberto Terrile
/ 3 Comments
Per Alberto 1977/2008
23 Novembre 2007/2008
Il vento alza sopra la terra marcia d’acqua le ultime foglie stinte.
La sera, quando attendo il sonno , rivedo la giornata trascorsa.
Curo le impronte lasciate dalla paura come farei con una rosa.
Un uccello precipita al suolo bestemmiando l’autunno.
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3 Comments
utente anonimo
Queste tue toccanti parole mi ricordano molto quelle di Antonia Pozzi, sulle cui poesie sarà probabilmente il mio prossimo disco (a prop, il mio l’hai sentito almeno su myspace?). Se non la conosci guarda http://www.antoniapozzi.it/poesie-antonia-pozzi.php
Buona settimana
FZ
albertoterrile
Ciao Franco,il disco l’ho sentito, dobbiamo sempre organizzarci per lo scambio col mio libro POETI IMMAGINATI, ovviamente sono sempre di corsa….ma ci riusciremo. Conosco A Pozzi perchè lessi il tuo post e andai a ricercare….grazie infinite per il fatto di toccar qualche corda con queste parole, il fatto è che non so gli a capo, non conosco l’uso corretto delle virgole e penso che l’80% di ciò che assomiglia a poesia di mia sponte, sia poco più che uno sfogo adolescenziale da quaderno….quelle poesie che siano di amore come di dolore, che vanno scritte solo perché ci ingombrano la testa, nulla più. Di questo piccolo report appenninico scritto sabato notte da solo col dolore di mia nonna che tirava il carro di altre pene…mi piace solamente “Un uccello precipita al suolo bestemmiando l’Autunno”.
utente anonimo
..anche a me!
mariatelodicevo