Varie
courtesy of William Righi
RIENTRO A GENOVA
Rientrato alla base (Genova), preparo mostre varie, corsi e workshop. Prima di partire dalla montagna, dove ho lavorato a due libri ed altro,ho ceduto alle lusinghe (dell’amicizia ) realizzando gli scatti per un calendario dei giocatori del Montese e del Castel D’Aiano che verrà venduto per beneficenza nel periodo natalizio.
A forza di predicare, contro i lunari della "quarta/quinta misura" ,che tra poche settimane invaderanno le edicole con un trionfo di tette e culi, è toccato pure a me,fare un calendario. In verità però è il secondo.Il primo fu, Boschi di Parole, calendario/antologia poetica a cura di Massimo Morasso. Oggi, debitore per amicizia a William che è presidente del Montese calcio e lavorato ai fianchi con un pressing da mondiali, della Cristina Leoni, ho portato a termine questo lavoro tutto in bianco&nero.
Nei limiti di ciò che andavo a fare, ho cercato di costruire delle situazioni per ogni calciatore, che con un pizzico di ironia potessero divertire sia i soggetti che coloro che lo guarderanno e appenderanno. Avevo l’input di far immagini dei giovanotti, senza troppi abiti, ma ce la siamo cavata con una serie di escamotages improvvisati direttamente sui due set utilizzati: aperta natura e il museo della civiltà contadina di Iola.
Come sempre ho lavorato attorno a casa, perchè è più stimolante tirar fuori il massimo dai pochi ettari di terra dove ho casa, piuttosto che perdersi in straordinarie location. Tra l’altro, sarebbe stato letteralmente impossibile, visti gli impegni di lavoro, dei giovanotti.
A forza di predicare, contro i lunari della "quarta/quinta misura" ,che tra poche settimane invaderanno le edicole con un trionfo di tette e culi, è toccato pure a me,fare un calendario. In verità però è il secondo.Il primo fu, Boschi di Parole, calendario/antologia poetica a cura di Massimo Morasso. Oggi, debitore per amicizia a William che è presidente del Montese calcio e lavorato ai fianchi con un pressing da mondiali, della Cristina Leoni, ho portato a termine questo lavoro tutto in bianco&nero.
Nei limiti di ciò che andavo a fare, ho cercato di costruire delle situazioni per ogni calciatore, che con un pizzico di ironia potessero divertire sia i soggetti che coloro che lo guarderanno e appenderanno. Avevo l’input di far immagini dei giovanotti, senza troppi abiti, ma ce la siamo cavata con una serie di escamotages improvvisati direttamente sui due set utilizzati: aperta natura e il museo della civiltà contadina di Iola.
Come sempre ho lavorato attorno a casa, perchè è più stimolante tirar fuori il massimo dai pochi ettari di terra dove ho casa, piuttosto che perdersi in straordinarie location. Tra l’altro, sarebbe stato letteralmente impossibile, visti gli impegni di lavoro, dei giovanotti.
Per il resto? Sono rientrato e ho dormito immediatamente poche ore, tre/quattro, come sempre qui, dove lo iodio, oltre al resto, mi consuma.
Questa notte, il silenzio che prima era rotto solo, dal cinguettio d’uccelli e dal vento s’è immediatamente popolato di "marmitte impazzite" e qualche sirena d’ambulanza.
Oramai sono abituato a queste due facce della medaglia, all’ ambivalenza di chi appartiene metà ai monti e metà al mare.
Un giorno non molto lontano, deciderò dove stare.
One Comment
utente anonimo
Vai dove ti porta il cuore … a Iola ormai c’è la ADSL :)