mitografia del quotidiano
Le infinite forme d’attenzione
Passo del Faiallo 2014
Osservo con amore molto di un “tutto” . Talvolta realizzo con gioia di vivere brevi istanti di reale contemplazione.
Un mattino di molti anni fa, un monaco incontrato per quello che impropriamente definii “caso” ma che tale non era, mi propose l’opzione di una differente attenzione verso il creato: semplicità d’ascolto e uno sguardo empatico verso il ritmo delle cose del mondo con la coscienza di esserne solo una piccolissima parte.
Sino a quel giorno avevo permesso che il polverone alzato dalle persone che sgomitano e gridano, che inveiscono e giudicano prendesse troppo spazio. Avevo vissuto in modo distratto e nevrotizzato.
Le nostre giornate così piene d’impegni (alcuni necessari alla sopravvivenza congiunti ad altri perfettamente inutili ) assumono spesso l’aspetto di un nastro che suona in loop .
Lentamente prendo distanza dal caos per fare un poco di ordine in me. La sera, come se si trattasse di un film, ritrovo la mia giornata appena trascorsa e la osservo scorporando il necessario dal superfluo. Quanti personaggi che detenevano il ruolo di primattori si mostrano in tutta la loro pochezza a discapito di figure autentiche e silenziose perché confinate in secondo piano quando non addirittura destinate a vivere in uno sfondo.
Ogni mattina del mondo mi auspico una maggiore attenzione mentre a piccoli passi procedo lungo un sentiero imboccato tantissimi anni fa.
Isola di Wight 2013
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