Varie
Il bagaglio
La mattina della partenza c’era sempre una strana eccitazione nell’aria. La macchina era stivata di valigie e borse che avevano l’arduo compito di contenere tutto il necessario per i quasi tre mesi di vacanze nella piccola casa in campagna.
Detto così sembra semplice, in realtà ben tre famiglie ruotavano attorno a quella piccola casa che sino al 1966 fu senza bagno. Ricordo ancora oggi il rullare del mio timore, quando calava il buio e mi scappava la cacca, timore che cercava conforto nel tono rassicurante di mia madre che suggeriva:- vai dove finisce l’orto….
Il bagaglio era una gran festa , pantaloncini, magliette e maglioni si stringevano come buoni amici ai libri per fare i compiti estivi, alla busta con i medicinali generici e a tutte le altre cose di cui mia madre poteva aver bisogno.
Grande era l’attesa delle vacanze. A quel temp ero uso prepararmi le mie cose con largo anticipo e poco importa se a contenerle sarebbe stata una borsa, lo zainetto o un semplice sacchetto… avevo il mio bagaglio personale.
Quando si è bambini, quella settimana prima di attesa, la settimana del tempo delle vacanze riempie il cuore di infinita gioia.
E’ il piacere di partire per andare incontro ai fiori e alle infinite tonalità di verde degli alberi, alle sfumature di blu del cielo, ai compagni di giochi, alle bambine della piazza.
La spensierata leggerezza di quei giorni dell’infanzia non si dimentica . Ancora oggi, quando so di dover partire, preparo il bagaglio molto prima.
Ogni cosa scoperta e applicata da piccoli diverrà un piccolo alberello nel giardino della nostra vita.
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