Varie
Rendiamo omaggio al grande cestaio "Felizino"
Un bel giorno dell’anno di grazia duemilacinque la mia amica Cristina mi disse:-Vieni con me, ti porto a conoscere FELIZINO. Un incontro semplice e dolce come il carattere dell’uomo. Lo ammirai fare cesti e pregare in modo semplice e devoto come facevano un tempo i bimbi. Ero a contatto con un mondo che stava scomparendo. L’unica cosa che potevo fare a quel punto…fu FOTOGRAFARE per fissare una MEMORIA.
Felizino era oramai molto anziano e proprio ieri se ne è volato in cielo. Conservo nel cuore un ritratto che gli feci sotto un albero, forse un castagno, forse una quercia…e poi ancora un’altro…con Cristina…e con sua figlia Margherita.
La mia esistenza è fatta di questi piccoli ma grandi incontri e di tante, tante fotografie.
Ps : Ritengo utile scrivere che gli scatti sono realizzati in pellicola (kodak t max 3200)….e i negativi stampati da me a mano….
2 Comments
ilaria
Anche io ricordo “Felicino”….ho esattamente l’immagine che è ritratta in queste foto impresse nella memoria…Con la scuola elementare di Maserno andavamo a trovare Felicino che ci faceva vedere come fare i cesti di vimini, si parla fine anni 80 …Bei ricordi davvero….
albertoterrile
Bello quando le scuole portavano a vedere i mestieri antichi e chi ancora detiene quel sapere o quella technè. Felicino appartiene al 900 un secolo che abbiamo dovuto salutare…pieno di scoperte e innovazioni tecnologiche…di coraggio e capacità di ricrearsi. Come sarà questo nuovo (secolo) non è dato saperlo….purtroppo vedo troppa velocità commista a egoismo…prevaricazione e mancanza di una direzione. Amo la vita….ma per questioni BIOLOGICHE non mi è dato il tempo per percorrerlo tutto. Una cosa mi è chiara….cerco di comportarmi con gli altri…e col mondo usando la coscienza….senza pensare all’immediato tornaconto.