Varie
ALFABETI DI LUCE
in memoria di Albert Hofmann morto a 102 anni
Apprendere divertendosi a trovare soluzioni per la propria creatività è uno degli obiettivi che mi prefiggo nella didattica. Da due mesi oramai mentre insegnavo “il ritratto in fotografia” in Accademia cercavo di mettere a punto una nuova esercitazione per il corso “intermedio” ovvero il base che scopre l’età della pubertà. L’adolescenza è un età di contraddizioni, un’ età inquieta, nella quale si vuol essere già grandi con dei tratti fanciulli. Immaginandomi il corso che conduco come “uno spirito adolescente” ho pensato a me a sedici anni quando mi nutrivo di psichedelia in musica e lavoravo con speme per l’espansione della mia coscienza, navigando in mondi ri-creati o propri dell’alterità, inseguendo le chimere e la dilatazione del campo percettivo.
Quando ero uno studente ricordo pomeriggi fatti di biacca e colori vari, dripping fatti a Quarto con lo stesso patos di chi sogna l’ America dell’espressionismo astratto tra Sam Francis e i monocromi di Mark Rothko . Ieri ho rivissuto, quel sogno, seduto per terra assieme a due miei allievi che anagraficamente potrebbero essere miei figli mentre preparavamo un’esercitazione al buio dove il corpo si sarebbe fatto “alfabeto luminoso”. Colori fluorescenti e Christian Masuero ai pennelli che creava un abito di luce a metà tra certe pitture africane sul corpo, Kriminal della coppia Magnus e Bunker con l’aggiunta di una spolverata di Tron e Blade Runner. Michela Ruisi, lasciava che la sua pelle divenisse una sorta di tela dinamica che di lì a poco avrebbe “mosso” con professionalità ed energia in contrasto con l’esile figura per oltre sei ore filate.
Avevo preparato una scelta musicale idonea per accompagnare nella totale oscurità, rischiarata solo da una luce di Wood, l’esercitazione, dividendo la classe in tre gruppi.
E’ stato magico vedere tante sagome nell’oscurità provare i limiti dei loro sensori, sperimentare l’importanza del cavalletto, lavorare con pellicole a 3200 e 1600 asa accompagnati da una scaletta che avevo approntato il giorno prima: Agnus Dei 3:04 Popol Vuh
The Grand Vizer’s Garden: Party Part I (Entrance) 1:00 Pink Floyd
The Grand Vizer’s Garden: Party Part II (Entertainment) 7:06 Pink Floyd
The Grand Vizer’s Garden: Party Part III (Exit) 0:39 Pink Floyd
Weeping Wall 3:28 David Bowie
Percolations PT 1&2 10:00 Gong
Totem 6:30 Klaus Schulze
Svefn-G-Englar 10:03 Sigur Rós
Satellite of love 4:11 Milla Jovovic
Mysterious Semblance At The Strand Of Nightmares 9:55 Tangerine Dream
Autumn Breeze 4:36 Terje Rypdal
Art Decade 3:47 David Bowie
Wandering On The Milky Way 1:50 Jean-Luc Ponty
Little Bell 1:39 Terje Rypdal
Brilliant Adventure 1:54 David Bowie
Freeze 6:43 Klaus Schulze
Sense of Doubt 3:57 David Bowie
Moss Garden 5:05 David Bowie
Warszawa 6:22 David Bowie
Engel Der Luft 2:40 Popol Vuh
In Den Gärten Pharaos 17:37 Popol Vuh
Sequent C’ 2:19 Tangerine Dream Sono rientrato a casa stravolto e felice, dopo oltre 11 ore di insegnamenti vari, la camicia macchiata di colore e la soddisfazione di chi ha visto nei volti degli allievi l’iniziale perplessità che trasfigurava in una sana avventura multisensoriale, sapendo di essere riuscito a creare un “piccolo viaggio dell’occhio per la mente” lontani dalle noie, e dalle miserie che il quotidiano dispensa a tutti, compreso il sottoscritto. Desidero ringraziare tutti gli allievi che ancora una volta mi hanno “seguito” in un avventura che sulla carta non avevo ancora “testato” , con un tributo d’affetto ulteriore per Christian e Michela che per assecondarmi hanno “creativamente faticato ben due giorni” e saltato lezione di inglese in Accademia,lezione che ho provveduto prontamente a giustificare..in quel momento, solo in quell’istante mi sono accorto d’essere “il professore” e non solo uno di quei trenta pazzi che si stavano divertendo nell’oscurità con strisce di luce colorata. Qui sta il segreto del mio fare lezione….A LOT OF CRAZY FUN!!!
Quando ero uno studente ricordo pomeriggi fatti di biacca e colori vari, dripping fatti a Quarto con lo stesso patos di chi sogna l’ America dell’espressionismo astratto tra Sam Francis e i monocromi di Mark Rothko . Ieri ho rivissuto, quel sogno, seduto per terra assieme a due miei allievi che anagraficamente potrebbero essere miei figli mentre preparavamo un’esercitazione al buio dove il corpo si sarebbe fatto “alfabeto luminoso”. Colori fluorescenti e Christian Masuero ai pennelli che creava un abito di luce a metà tra certe pitture africane sul corpo, Kriminal della coppia Magnus e Bunker con l’aggiunta di una spolverata di Tron e Blade Runner. Michela Ruisi, lasciava che la sua pelle divenisse una sorta di tela dinamica che di lì a poco avrebbe “mosso” con professionalità ed energia in contrasto con l’esile figura per oltre sei ore filate.
Avevo preparato una scelta musicale idonea per accompagnare nella totale oscurità, rischiarata solo da una luce di Wood, l’esercitazione, dividendo la classe in tre gruppi.
E’ stato magico vedere tante sagome nell’oscurità provare i limiti dei loro sensori, sperimentare l’importanza del cavalletto, lavorare con pellicole a 3200 e 1600 asa accompagnati da una scaletta che avevo approntato il giorno prima: Agnus Dei 3:04 Popol Vuh
The Grand Vizer’s Garden: Party Part I (Entrance) 1:00 Pink Floyd
The Grand Vizer’s Garden: Party Part II (Entertainment) 7:06 Pink Floyd
The Grand Vizer’s Garden: Party Part III (Exit) 0:39 Pink Floyd
Weeping Wall 3:28 David Bowie
Percolations PT 1&2 10:00 Gong
Totem 6:30 Klaus Schulze
Svefn-G-Englar 10:03 Sigur Rós
Satellite of love 4:11 Milla Jovovic
Mysterious Semblance At The Strand Of Nightmares 9:55 Tangerine Dream
Autumn Breeze 4:36 Terje Rypdal
Art Decade 3:47 David Bowie
Wandering On The Milky Way 1:50 Jean-Luc Ponty
Little Bell 1:39 Terje Rypdal
Brilliant Adventure 1:54 David Bowie
Freeze 6:43 Klaus Schulze
Sense of Doubt 3:57 David Bowie
Moss Garden 5:05 David Bowie
Warszawa 6:22 David Bowie
Engel Der Luft 2:40 Popol Vuh
In Den Gärten Pharaos 17:37 Popol Vuh
Sequent C’ 2:19 Tangerine Dream Sono rientrato a casa stravolto e felice, dopo oltre 11 ore di insegnamenti vari, la camicia macchiata di colore e la soddisfazione di chi ha visto nei volti degli allievi l’iniziale perplessità che trasfigurava in una sana avventura multisensoriale, sapendo di essere riuscito a creare un “piccolo viaggio dell’occhio per la mente” lontani dalle noie, e dalle miserie che il quotidiano dispensa a tutti, compreso il sottoscritto. Desidero ringraziare tutti gli allievi che ancora una volta mi hanno “seguito” in un avventura che sulla carta non avevo ancora “testato” , con un tributo d’affetto ulteriore per Christian e Michela che per assecondarmi hanno “creativamente faticato ben due giorni” e saltato lezione di inglese in Accademia,lezione che ho provveduto prontamente a giustificare..in quel momento, solo in quell’istante mi sono accorto d’essere “il professore” e non solo uno di quei trenta pazzi che si stavano divertendo nell’oscurità con strisce di luce colorata. Qui sta il segreto del mio fare lezione….A LOT OF CRAZY FUN!!!
6 Comments
utente anonimo
E senza “calarvi” niente? Beh, siete proprio degli artisti integerrimi, complimenti ;-) Franco Z.
albertoterrile
Innalzare la percezione senza ausilio esterno di sostanze psicotrope ed enteogeni vari è una questione che mi piace sviluppare dal punto di vista didattico. Se poi qualcuno usa a scopo ricreativo delle sostanze….questo è un altro discorso….ma ho una certa severità per dire che ” usare certe sostanze” richiede capacità e volontà….perchè certe droghe non ti lasciano allontanare impunemente….altrimenti non esisterebbero nè le comunità ne i Sert….insomma anche in questo caso occorre avere OCCHIO ,CERVELLO E CUORE.
Essere oggi qui a dirlo ha il suo senso….maggiori dettagli all’uscita del mio libro POETI IMMAGINATI dove oltre a mostrare mie foto, racconto e mi racconto….ed è un piccolo squarcio su uno che era giovane nel 77 e più grandicello negli 80 genovesi….anni molto…ALLA PAZIENZA…e alcuni mi chiamavano Zanna (Zanardi)….
(continua…sul libro)
utente anonimo
Schersavo eh! Come diceva Dalì “La mia droga sono io” :-) Franco Z.
utente anonimo
Ciao Alberto!
Un abbraccio forte
il cappellaio matto
utente anonimo
Anche io, però ironicamente, mi sono unito a voi cavalcando le distanze ed in occasione del concerto ho composto” analfabeta di luci” durante il concerto umbro di bobbysoul. Un modo come un altro per capire come non si fa fotografia.
In realtà volevo provare con o senza flash. E’ stato un “fiasc” fotografico per fortuna non valido ai fini del palloncino . A breve la pubblicazione.
Cordial-mente
Giovanni (sul cellulare)
gioeco
che in parole italiane non ridondanti
—–
Anche io, ironicamente parlando, mi sono unito a voi cavalcando le distanze tant’è che ho composto” analfabeta di luci” durante il concerto umbro di bobbysoul. Un modo come un altro per far capire a chi osserva le mie foto come non si fa fotografia.
In realtà volevo provare con o senza flash. E’ stato un “fiasc” fotografico per fortuna non valido ai fini del palloncino . A breve la pubblicazione.
Cordial-mente
Giovanni (sul cellulare)
———
Giovanni (non più sul cellulare)