Varie
ventisette ottobre duemiladieci
Ero nuovamente, dopo il duemilacinque, arrabbiato con me, con la vita, con l’Amore, alle prese con l’ennesimo momento di impasse, uno dei tanti “ricomincio da zero” che ho dovuto affrontare.
La cosa paradossale è che poi, ricomincio sempre da sei, da tre, da dodici e mai realmente da zero, con sulle spalle una gerla dei ricordi.
Questa la mia fregatura, l’incapacità di fare tabula rasa.
Una mente da grande ricordatore che rimpiange o crede di farlo, il pensiero rivede il filmino sbiadito con gli occhi che tingono i colori pastello fino a saturarli, le narici che avvertono la fragranza del mattino persino nella merda di un cane dimenticata sul marciapiede da un padrone frettoloso.
Gli attacchi di panico erano riapparsi nel duemilasette, ricucivo ferite smagliate, mi distraevo con l’insegnamento, prassi che ancora oggi adotto.
Tutti hanno delle colpe, nessuno ha delle colpe.
Dopo l’adolescenza tormentata di tutti ero riuscito a costruirmi una minima sicurezza creando, giorno per giorno, il mio piccolo sogno d’arte. Lentamente avevo superato certi complessi (o credevo d’averlo fatto) l’esigua statura, un naso già troppo importante che successivamente viene storto in punta da una fidanzata innervosita, l’ipercinesi motoria e verbale.
Poi è un Lampo, basta un’ incidente di percorso, un tradimento di due anni prima per azzerare il contatore, farti sentire immediatamente brutto come ti percepivi un tempo e adesso pure vecchio, acqua che scorre sotto i ponti.
Storia simile a quelle di tanti altri/e sul pianeta terra. Persino ordinaria e banale.
Fine di un sogno, vaso che si crepa irrimediabilmente, questione di angosce e rimbrotti.
Trovo quindi due foto di allora e mi accorgo di quanto riesca a tradurre certe cose in immagine usando “l’Altro”.
Un domatore impazzito frusta inutilmente un muro e poi smarrito resta lì tra le macerie di un edificio che si fa metafora di un momento dell’esistenza .
One Comment
Pupella Aprile
Non siamo mai piccoli,brutti,vecchi ,siamo la bellezza percepita dagli occhi di chi ci vuol bene, esistiamo nello sguardo degli altri .pupella