Varie
In giro serpeggia schizofrenia egoistica.
Ieri mattina con un salto ho evitato che un Suv guidato da un tipo al cellulare mi investisse, ma nello spostarmi sono entrato “nell’orbita” di un motociclista al seguito che senza guardare la strada guidava intento ad inviare un sms.
Dico schizofrenia egoistica perché due giorni prima di fronte alla stazione Brignole ho visto un conducente d’autobus che ripartiva dalla fermata spedendo un messaggino ( c’è una postura inconfondibile unita all’espressione da PREMI INVIO) mentre in un orecchio s’era conficcato un auricolare.
Quando chiudo la porta di casa innanzi al mondo, ascolto musica popolare, cose tipo “The complete dancing master” di John Kirkpatrick & Ashley Hutchings e con la mente scorro distese verdi, accolgo profumi e sogni ad occhi aperti in un caleidoscopico gioco di memorie e di fantasie irrealizzate.
Non è un mistero che io non accetti e non ami troppo la realtà.
Uso la fotografia per trasformare, ciò che vedo indipendentemente se mi piaccia o meno.
Se penso alla Madonna che accetta d’avere un figlio in grembo,senza rapporti, quel figlio nella fattispecie che avrà una missione così importante, prendo atto di cosa si può arrivare ad accettare in qualità di esseri umani.
Per la visita del Papa a Genova sono stati tagliati tredici alberi.
Tredici come i principi cardinali della fede secondo Maimonide.
Ecco un’altra cosa che non accetto: i tredici alberi tagliati.
Noi siamo l’albero, eppure sediamo sotto l’albero, tra le foglie siamo l’uccello nascosto, siamo il cantore e siamo il canto. (Conrad Aiken)
Quando chiudo la porta di casa innanzi al mondo, sebbene il computer in rete riceva mail cui fatico a non rispondere in tempo reale, mi concentro sui piccoli fiori delle mie piante mentre ascolto malinconie lontane che danzano sui prati strette dai giudizi della gente.
Domani, nonostante il tempo piovoso andrò nelle langhe sulle tracce di Cesare Pavese.
“Un uomo non rimpiange per amore chi l’abbia tradito, ma per avvilimento di non avere meritato la fiducia” Cesare Pavese 13 novembre 1937
2 Comments
harambee
Albero, Ma donna, non rimpianto…non manca niente. Come nella nebbia l’immagine non vista rimane fulgida. Non è fuori…
Buona notte
kc (anche io stanchissima, volevo andare a dormire presto, invece mi accorgo è quasi mezzanotte,,,)
utente anonimo
Sai che sta per uscire un mio disco (De Vega) in cui uso alcune poesie di CP come testi per le mie musichette (previo permesso della Einaudi)? Salutami (e fotografami) quel Piemonte. Franco Z.