Varie
Ricordate l’idea di andare a salutare Steve a Milano? Detto fatto! Belle chiacchere in camerino,poi insieme alla Band sono sceso in sala. Steve avvisa un responsabile del BLUE NOTE della mia presenza con un semplicissimo :- He is the band’s photographer. Il tipo risponde :- Ok, però volevo avvisarla che è vietato usare il flash!
Ora è vero che io non ho scritto in fronte:SONO UN PROFESSIONISTA,INSEGNO FOTOGRAFIA DI SCENA E IL FLASH NON SI USA MAI. IL DUBBIO PERO’ E’ CHE IL FATTO CHE STEVE (ex JOURNEY) con TOM COSTER alle tastiere(EX SANTANA BAND DEL PERIODO DI ALBUM COME WELCOME,CARAVANSERAI,LOTUS,BORBOLETTA etc)ABBIANO DETTO COSA DOVEVO FARE FORSE NON ABBIA CONVINTO DELLA PROFESSIONALITA IL TIPO GIACCHE’ E’ COSA NOTA CHE UN ARTISTA NON VOGLIA MAI IL FLASH E SPESSO ADDIRITTURA NON DESIDERA ESSERE FOTOGRAFATO.
ORA SE IL BLUE NOTE NON FOSSE A MILANO,CAPITALE DELLA FOTOGRAFIA ITALIANA,POTREI CAPIRE….MA VISTO CHE IL TITOLARE DEL GRUPPO,UNO DEI 25 MIGLIORI BATTERISTI AL MONDO,DICE CHE SONO IL FOTOGRAFO ACCREDITATO DI QUELLA SERA…BEH,ANCORA UNA VOLTA LA DICE LUNGA SULLA SCARSA PROFESSIONALITA’ E PREPARAZIONE DI CHI OGGI SVOLGE UN CERTO LAVORO.
UN DIVERTENTE CAMMEO : l’addetto di palco o non so chè aggiunge…"e mi raccomando non salga sul palco".
ORA FORSE IL TIPO E’ ABITUATO A NON SO CHI, MA NON E’ MIA ABITUDINE SALIRE SUL PALCO…PECCATO CHE POCO DOPO BARON BROWNE, IL BASSISTA,UN GIGANTE DI COLORE MI SORRIDA E MI INVITI A SALIRE E POSIZIONARMI DI FRONTE ALLA BATTERIA DOVE STEVE STA ESEGUENDO UN ASSOLO PAZZESCO….SALGO E FOTOGRAFO…poi discendo.
Verrò raggiunto dal solerte ragazzotto, che riprendendomi come si fà con un bimbo mi dirà:- LE AVEVO DETTO CHE NON POTEVA SALIRE SUL PALCO….
Sorrido amabilmente e ribatto:- Vedi io non sarei mai salito se non fossero stati i membri della band a chiedermelo…
Risposta:- SI VABBE’ MA SAI I MUSICISTI DICONO QUEL CHE VOGLIONO….
Credo che quel ragazzo:
1- non abbia idea che chi decide è l’artista
2- Lo spirito d’abnegazione e la zero elasticità mentale ne fanno un buon soggetto per ENTRARE NELL’ ESERCITO DOVE L’ORDINE NON SI DISCUTE
A volte occorre disobbedire ai genitori, figuriamoci ai nostri padroni…..
5 Comments
utente anonimo
“lei non sa chi sono io”, in pratica, per l’ennesima volta.
albertoterrile
il nome…..il nome….se no non so chi sei tu!
albertoterrile
Come scrisse MAUDITE anni fà, ecco il suo post sull’ANONIMATO.
Internet, l’ultima frontiera dell’esplosione codarda. Una volta c’erano le telefonate anonime. Ora ci sono i messaggi anonimi. E la gente troppo spesso trova il coraggio che manca nella vita reale per rivendicare le proprie battaglie personali, in una dimensione dove, apparentemente, non si rischia nulla; dove si può ferire senza essere feriti… rimanendo anonimi.
Questo ciò che si crede…. poi, la realtà informatica è ben differente e chi si scrive anonimo, senza nemmeno tante difficoltà, può essere rintracciato per nome, per località, per città o per indirizzo.
Se per strada ci sentissimo liberi di insultare la gente che ci passasse vicino, conosciuta o sconosciuta, saremmo passibili di querela, perseguibili a livello civile. Potremmo al limite tentare di fuggire nasconendo le tracce.
Ciò che non tutti sanno è che queste tracce, su internet, non si cancellano. Anzi, scrivere post è il miglior modo per lasciare tracce indelebili del proprio passaggio. Un pò come lasciare il proprio biglietto da visita su una ipotetica scena del crimine.
Gli hackers, esperti di mascheramenti IP, vengono scovati. Da altri Hackers. La gente comune viene trovata senza nemmeno troppo impegno.
Io mi chiedo come mai, alle volte, ci si prenda il rischio di agire così frettolosamente, lasciandosi prendere dall’apparente, in realtà fragilissima, onnipotenza offerta da uno strumento come internet… mettendosi in realtà in situazioni potenzialmente fastidiose legalmente…
Non capisco…. Basterebbe comportarsi da uomini, dicendo in faccia le cose che si pensano, sia positive che negative, a chiunque si conosca più o meno bene, essendo disposti a prendersi le responsabilità delle proprie decisioni.
Quando vedo internet utilizzata così, mi viene il vomito…. un porto franco dove ogni personaggio nasconde la propria timidezza o la propria codardia con una “tuta che rende invisibili” di coraggio e spacconeria, palliativo da pochi “soldi” per sentirsi vivi.
Almeno si eviti l’anonimato per certe cose, e si abbia la decenza di comportarsi da persone con una minima dignità e saggezza. Cercarsi querele così, mi sembra proprio da folli….
Poi ognuno faccia quel che desidera; ma non si ritenga anonimo…. in realtà bastano pochi “click” per scoprire un nome, un indirizzo, un luogo di navigazione.
Tanto per la cronaca, perchè nessuno poi dica “ma io non lo sapevo” e faccia la figura del pollo.
Poi che ognuno abbia e mantenga le proprie opinioni; senz’altro l’avere il coraggio di non nascondersi è un qualcosa che nobilita; anche se si pensano peste e corna di qualcuno.
L’agire in anonimo è solo un ennesima conferma delle pessime sfaccettature che può assumere un fenomeno “comunicativo” quale è Internet, a tratti meraviglioso, ma contemporaneamente così triste.
utente anonimo
L’anonimo uguale ano di un animo fuso in un concetto che lo rappresenta. Anonimo prodotto della radice cont5enuta nella parola che lo descrive.
Anonimo il tizio che ci prova e ci riprova basta che dall’altra parte uno (uno chi ? un uno qualunque) si offenda o si alteri perseverando sulla vicenda.
Quando un anonimo scrive sul blog è felice e come spesso si dice: ci sono felicità e felicità. Provate ad immaginare quelli che si emozionano singhiozzanti solo facendo click ;+)
Giovanni (su cellulare)
utente anonimo
E’ bello vivere la musica live così.
Ho sempre avuto problemi con la security. Mi hanno sempre inteso come un esagitato.
O forse sono io che mi sono sentito un perseguitato ?
Il problema è che io osservo molto. Osservo anche gli addetti alla security perchè mi piace il loro lavoro. Per me osservare è vitale anche se rischio di passare per una persona che fa appostamenti (del resto il passo è breve e nelle vene scorre il sangue di mio padre carabiniere). Insomma Se vado ad un concerto, odio prenotare mesi prima, mi piacerebbe viverlo diversamente, osservando, immaginando cosa possa esser accaduto per produrre 2 ore di spettacolo, tutto ciò prima ancora di lasciarmi andare sulle note.
Cordial-mente
Giovanni (sul cellulare)