Varie
Una semplice giornata / fotografare con naturalezza le cose della vita
Un’estate solitaria e contemplativa quella del 2013. Dall’ isola di Wight all’appennino toscoemiliano passando attraverso il limbo di una settimana di camera oscura a Genova.
Radi i contatti umani, ridotti all’essenziale al pari dei pensieri dai quali mi lascio attraversare.
L’eterna ricerca delle radici attraverso i colori di una genziana e le marmellate di prugne, di fragole e di mirtilli che preparo ricordandomi la nonna.
Dopo due ennesimi lutti e troppe parole impregnate di malattia e sofferenza finalmente la gioia condivisa nel rivedere un’amica che lasciasti a sedici anni ritrovandola trentadue anni dopo.
Lontano dal caos di esistenze tenute insieme dalla fretta e vissute in superficie non mi sento migliore semmai diverso.
Mentre sei sulla strada di casa ti fermi rapito a guardare le nubi e rispondi con un “sì” all’invito di una cena da Cristina e la sua nuova famiglia allargata dopo l’affido di Alessia e Luca.
A tavola ricordi dei giochi che facevi da piccolo e li porti con semplicità alla tua fotografia creando “Luca il bimbo in bottiglia” , poi ritrai Cristina e Margherita nella loro nuova soffitta mentre in cucina un riso con le zucchine cuoce a fuoco basso profumando di buono la fine di una semplice giornata.
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