Varie
STANCO&PROVATO
Sveglio dalle 5,33 mi sono occupato stamane della tumulazione di mia nonna. La morte è un business per il comune,per le pompe funebri,per coloro che aprono e chiudono le tombe. Praticamente 2300 € circa da versare al Comune (grazie per il lembo di terra Genova), qualche mancia a chi piede di porco alla mano apre di lì,sposta di là i resti mortali e tanto dolore.
C’ero già passato con l’altra nonna, nel 2005 ma avevo rimosso…oggi tutto è contabilizzato.
Seppelitemi tra i fiori di campo , con una croce di legno,le iniziali e basta, tanto qui in terra non resta nulla. Ora esausto provo a riposare un’ora….spengo i telefoni e basta!!! Questa sera insegno e dopo debbo fotografare della Danza contemporanea…..cose che succedono ai vivi!
C’ero già passato con l’altra nonna, nel 2005 ma avevo rimosso…oggi tutto è contabilizzato.
Seppelitemi tra i fiori di campo , con una croce di legno,le iniziali e basta, tanto qui in terra non resta nulla. Ora esausto provo a riposare un’ora….spengo i telefoni e basta!!! Questa sera insegno e dopo debbo fotografare della Danza contemporanea…..cose che succedono ai vivi!
4 Comments
willa
Un abbraccio.
utente anonimo
bello l’angelo velato tra le tombe..ti abbraccio anch’io, buona nanna!
mariatelodicevo
maudite
Solo una, per tante che se ne potrebbero raccontare…
Il giorno del funerale del mio migliore amico il comune metteva in “planning” due servizi funebri, uno a nervi e l’altro a rivarolo, dove, la madre di un ventunenne assassinato doveva attendere un ora, in bilico tra dolore e psicofarmaci, l’arrivo del proprio defunto.
Perchè, si sa, al giorno d’oggi, è molto più importante pianificare e budgetizzare tutto per il guadagno, che guadagnare il rispetto di chi vede la dignità di un dolore almeno riconosciuta.
Gli avvoltoi in natura hanno la dignità del creato, cosa che l’uomo ha perso ormai da tanto tempo.
utente anonimo
Ciao Alberto, la morte è un’affare!
Me ne sono accorto a 20 anni.
Partito per militare, sono stato assegnato al mio comune grazie ad una legge che metteva a disposizione del comune i militari di leva ivi residenti. Diverse volte ho affiancato il ‘necroforo’ ,modo elegante di definire il becchino,
e ho potuto assistere ad atti di sciacallaggio, e non tanto dal becchino ma il quale si limitava ad accettare qualche mancia, quanto dagli altri operai che di volta in volta prestavano servizio al cimitero.
E questo accadeva in un cimitero di provincia, non oso pensare a cosa hai dovuto subire tu.
Daniel