Varie
Claudio Rocchi e Susanna Schimperna
Carissime amiche e cari amici, torno su Facebook dopo una ventina di gg o più di assenza. Ci torno per aggiornare le mie pagine al mio presente e viceversa.
Nel frattempo, sollecitato con calore da più parti, ho iniziato a scrivere “la settima vita”, mia autobiografia ufficiale. Intendo tentare di ripercorrere la straordinaria esperienza fatta di recente con Gianni Maroccolo sulla piattaforma di crowdfunding musicraiser.com offrendo appunto come ricompensa questa sintesi delle mie vite. Un libro che sarà pubblicato da un editore importante e che potrete, se vorrete aiutarmi a smazzare il singolare presente che mi si è parato davanti, assicurarvi direttamente quando partirà la campagna di fundraising.
A fine 2011, mentre ero in promozione a Milano per il mio CD “in Alto” fatto con la Cramps, feci un’intervista per un quotidiano nazionale che titolava più o meno “Le cinque vite di Claudio Rocchi”. Era “Libero” o “il Giorno”? Non ricordo. Raccontavo di una vita da studente, una seconda da aspirante rock star, una terza da aspirante santo indù, una quarta da aspirante “normale” professionista tra broadcast, media e business immobiliare. La quinta era quella in cui rientravo allora, per una serie di benedette concorrenze tra Amore e Ispirazione, di musicista ritrovato con voglia di concerti ed energia per farli. Poi arrivò la sesta. Una grave malattia degenerativa alle ossa mi faceva di fatto malato terminale pur continuando io di fatto, tra stampelle e bastoni, a fare finta di niente e guidare in su per mari e autostrade a fare i miei concerti.
Eccoci infine alla settima vita. La vivo da 20gg o poco più e tutto è successo in meno di 12 ore. Un crollo vertebrale ha determinato un’invasione del midollo spinale e di fatto ho perso l’uso delle gambe. Ho sentito risalire forte da dentro una risata incontenibile accompagnata dalla domanda: “Ma cazzo, non era sufficiente così? Pure paraplegico ora?
Adesso, dopo vari accertamenti a tutto campo, il quadro clinico è fissato. Patologia non reversibile che innesta la perdita d’uso degli arti inferiori sulla patologia ossea degenerativa. Sono ultra fragile, e devo stare praticamente a letto evitando movimenti di ogni genere che potrebbero, nel caso di un’invasione midollare più alta del D11 odierno, pregiudicare anche l’uso degli arti superiori. Non male, vero, per mettere alla prova il buonumore?
Sappiate che il buonumore tiene, la Coscienza pure e il libro è iniziato stamane.
Stavo lavorando a progetti molto interssanti e li sto comunque portando avanti in queste condizioni. Quattro puntate Tv per RAI5 sulla mitica “Per Voi Giovani” ed il Festival Per Voi Giovani all’Auditorium Parco della Musica a Roma tra il 19 e il 26 giugno. Non potrò esserci di persona ma la mostra fotografica, la rassegna del cinema Rock, la storia dell’Editoria musicale di quegli anni, una serie di serate d’ascolto condotte da noti media men ed un convegno introduttivo di studio guidato da Renzo Arbore ci saranno tutti. Così come i concerti del 24/25, Osanna/Banco del Mutuo Soccorso, Museo Rosenbach/Premiata Forneria Marconi. In cartellone per il 26 c’erano Battiato/Maroccolo/Rocchi e sarebbe stato davvero divertente misurarci insieme sul palco per parte della serata prima del concerto di Franco. Questo, ahimè, non succederà, ma confido certo che Franco sappia come sempre comunque riempire di significati straordinari la serata con la sua musica.
Eccomi quindi a scrivere e vivere questa settima vita. Sarà probabilmente più difficile lavorare e fare fronte a complessità che non potevo certo prevedere. Anche spese per attrezzare questa settima vita con gli strumenti tecnici che le saranno necessari.
Certi strumenti miei (musicali e non) non saranno invece più necessari per me e a breve vi dirò di cosa mi voglio liberare. Chissà? Forse a qualcuno di voi potrà interessare qualcuna delle mie splendide chitarre, forse a qualcuno piacerà guidare la mia auto, od avere qualche traccia dalle mie vite precedenti. I grandi libri rilegati dove scrivevo i testi delle mie canzoni e disegnavo nei ’70, i dorje tibetani per le puje di liberazione, qualche stravagante memorabilia da puro collezionismo, gli acetati dei miei provini inediti, i nastri magnetici originali, qualche raro libro super esoterico che mi accompagna da sempre, i miei quadri mai esposti.
Io voglio alleggerire il carico, liberarmi di oggetti e tracciati ora davvero superflui e non utili. La settima vita me lo chiede e ho pensato di dirvelo.
A presto carissimi. Hugs to you all. Claudio R.
Un mese fa l’uomo che amo si è paralizzato, per un tumore che in poche settimane ha attaccato vari punti della schiena. Da allora è stato in ospedale, ne è uscito ieri. E’ così fragile che potrebbe andare in pezzi. Prende dosi incredibili di antidolorifici perché il dolore è disumano. Ma in questo momento è davanti a me, concentrato nella stesura del suo libro autobiografico. Sereno, rilassato. Capace di sorridermi quando gli dico «Uffa, ma sei diventato troppo goloso» perché ha appena mangiato un altro pasticcino di mandorle.
Ci vogliono letto speciale, materasso speciale, medici, infermieri, assistenti, cure, attenzioni, riguardi, soldi. Ci vuole tutto, per aiutarlo perlomeno a non patire ulteriori disagi. Ma tutto questo sarebbe nulla se non avesse il carattere che ha, se non fosse così straordinario e meritevole di incondizionato amore.
Abbiamo desiderato sposarci dal primo momento in cui ci siamo conosciuti, impedimenti burocratici non lo rendono possibile fino al prossimo anno. Lo faremo il prossimo anno, e festeggeremo tanti anniversari. Lo voglio e lo so.
Nel frattempo c’è la scrittura, c’è la musica. Ci sono persone care che all’una del mattino nella mia cucina mangiano barrette dietetiche e ciambelle al vino, stendono i panni e ridono come adolescenti. Perché questo è Claudio, che trovate sulla bacheca Claudio Rocchi Volo Magico e sulla pagina Claudio Rocchi: nessun lamento da lui né vicino a lui, ma sorriso, fiducia, luce. Susanna Schimperna.
L’amore di Susanna e Claudio è SPLENDIDO. Sono felice di averlo vissuto da vicino, di averli ritratti*** mentre si tuffavano uno nello sguardo dell’altro…ricordo il giro in macchina assieme a Roma, la “sgridata” del vigile mentre mi riportavano al treno..e poi … Susanna al telefono mentre eravamo al Traffic festival…mille attenzioni, tante delicatezze e pensieri…vederli dà un senso alla parola AMORE!
Entrambi hanno accettato di scrivere dei testi per il mio ultimo libro francese e la loro collaborazione mi ha onorato certamente ma la cosa più bella, l’opera più grande è il sentimento che li lega l’uno all’altro a cominciare dal giorno del loro primo incontro.
NB *** I loro ritratti ovviamente non li pubblico perchè sono testimonianza del loro sentimento e restano una cosa ovviamente privata.
3 Comments
Monica Carletti
Spero di potere arrivare anch’io in questa mia vita ad un’Amore così pulitp e luminoso. Un sorriso ciao
patrizia
mi viene da piangere, anche se non si dovrebbe più neanche pensare di doverlo fare, per il tempo che a volte non si ha, per la storia d’amore che a volte non si vive, per l’incontro che a volte non si ha la fortuna? di fare.
e mi viene, tutto sommato da dire: beati loro che si sono incontrati e amati se pur per un tempo limitato.
alcune circostanza strane mi hanno portato a rintracciare virtualmente claudio rocchi dopo quarant’anni, lui che aveva emozionato la mia adolescenza col suo essere così, e con le sua musica.
l’ amore condiviso per la costa verde della sardegna e la presenza di una malattia degenerativa, la mia meno grave della sua per ora, che mi consente di continuare il mio lavoro, me lo ha fatto sentire ancora più vicino e più caro. come pure il pensiero che da un po’ di tempo mi accompagna che forse troverò l’amore poco prima di mancare ovvero morire.
non sarebbe nel mio stile scrivere così e cosà , non sono una divulgatrice ma semplicemente qualcuno che cura e lo fa meglio che può.
ma anche qualcuno a cui fa piacere dire che ricorderò sempre claudio e la sua’ love story’ con susanna
e che gli auguro buon viaggio di andata e chissà forse anche di ritorno. ciao claudio, namastè.
Sabrina
Thanks for the Claudio Rocchi/Paolo Tofani LP! It’s been on your site for two years but I’ve just now heard it. You are right, it is quite beautiful! If you hepapn to have any of Rocchi’s albums from the mid/late 70’s, I would love to hear them.