Varie
Foto: © Alberto Terrile 2006
Hai mangiato?
Cosa ti sei cucinato?
Oggi nei momenti di buio dovuti al male lenito dalla morfina la sua unica preoccupazione è che ci siano latte e biscotti per i suoi due figli, mio padre e mia zia. Madre di terra, donna severa come il paesaggio che le ha dato i natali, non è persona che pensa al superfluo, né in vita, men che meno sulla soglia della morte.
Ieri s’è girata su un fianco e in un guizzo di Vita m’ha strizzato l’occhio, come faceva quando stava bene. Mia nonna parlava pochissimo e osservava tutto ed io oggi come non mai sono fiero di portare il suo nome. Non capisco quei genitori che danno nomi lontani,nomi d’attori e cantanti, oppure nomi belli. Il nome è come un ponte che unisce due rive. Alberta nel 1909 diviene Alberto nel 1961.
Ora è buio e la temperatura scende, ora è buio ed io mi sento spaesato in una casa che doveva esser un nido ed ora è tutta per me. La malinconia si posa lieve mentre perdo lo sguardo nel camino e piango lacrime vere. Sono ad un bivio. Sto divenendo Padre dei miei genitori e fratello dei miei alunni. Oggi la mia vita prende una direzione nuova.
La donna che sceglierò sarà “la donna” e basta, non voglio più raccontarla con immagini come ho fatto nella prima parte della mia vita. Non voglio che la rappresentazione sovrascriva la realtà. Non voglio più caricare una donna di un senso che è più vicino alla mia idea di Donna, desidero che sia lei a parlare con i suoi occhi, con la bocca, con gesti precisi e sinceri. Credo che il mio mondo debba posarsi su persone amiche, su esseri che non debbono necessariamente vivere negli spazi che ho costruito con fede e con passione. Ecco perché ho scelto Viola. Sono adulto e credibile come autore per chiedere a qualcuno di interpretare le mie storie.
Sono ad un bivio ma conosco
la direzione….non ho mai tentennato di fronte a nulla. Ho attraversato le tempeste della vita con amori e dipendenze, ho visto lampi e cieli squarciati dalla luce, ho raccolto il me bambino e l’ho offerto come Giobbe in sacrificio e Dio mi ha dato ancora un po’ di tempo, debbo farne tesoro e imparare a donarmi ancora.
7 Comments
utente anonimo
Non passavo spessissimo dal tuo blog…ma ultimamente il tuo diario è diventato mio compagno in queste giornate…passo più volte a vedere se hai aggiunto qualche riflessione nuova ke allo stesso tempo ne fa scaturire altre in me…sulla mia vita stessa….Doni molto agli altri di te stesso ….Semplicemente Grazie Coach ^^!!!
Con affetto
Sasha
utente anonimo
Mi commuovi. Davvero. Mi sono venute le lacrime agli occhi. perchè credo di capire quello che vuoi dire… le tue parole in ogni caso hanno dato una stilettata al mio cuore… Ognuno nella propria solitudine arriva dov’è attraverso una moltitudine di prove come queste… Lasciar andare quell’anima antica, autentica, che ci ha fatto da nonna, madre e guida; rendersi conto che tutto pesa sulle nostre spalle ed andare avanti nonostante tutto, essendo il punto di riferimento per gli altri e, nostro malgrado, anche per noi stessi… desiderare ardentemente di poter chinare la testa e piangere ed avere qualcuno che sappia rispettare quello che sentiamo e lenisca il nostro dolore e la nostra solitudine, o che aumenti la nostra gioia con la sua luce autentica… ma ritrovarsi con la sola certezza che qual qualcuno non c’è, o non è così, che siamo al solito soli a sorreggere il nostro mondo. Prendere per mano il bambino che c’è dentro di noi, rialzarlo, ripulirlo, dargli un bacio sulla guancia asciugandogli gli occhi e ricominciare il cammino.
IL CAPPELLAIO MATTO
utente anonimo
Sono tanti i punti che condivido di questo post, e tu lo sai bene.
Dal donarsi, al lasciarsi disegnare dagli occhi altrui senza costringere gli altri dentro uno schema prefissato.
E poi ricordo mia nonna Domenica (Minghina… dal Marchigiano Domenichina) , piccola piccola, non toccava con i piedi per terra quando era seduta a tavola. 1m e 40cm di amore indiscusso che non cessera’ mai di mancarmi e di accompagnarmi in questo percorso tortuoso. E’ l’unica persona che ancora adesso, insieme a mio nonno, quando affolla i miei pensieri mi porta istantaneamente alla commozione. E’ tutto incredibilmente vivo, vivido e tangibile e soprattutto il tempo non puo’ nulla su cio’.
Un caro abbraccio, The2D.
ilaele
a volte dobbiamo essere forti e padri nostro malgrado.
e l’amore? Spesso da adolescenti ci dicevamo a vicenda : ” tu non ami lui ma l’amore, la tua idea di lui e dell’amore…e un po’ questo mi è venuto in mente quando ho letto della tua donna sovrascritta… è bello ciò che dici e anche io, nella mia fredda solitudine, spero un giorno di essere LA donna di qualcuno che mi ami.
un abbraccio affettuoso,
I.
utente anonimo
Alberto, considera un grande dono questo tuo volere e sapere accompagnare nonna Alberta all’altra sponda. E’ raro e bello.
Ti abbraccio.
Giuliana
utente anonimo
Non aggiungo altro, hanno già detto molto qui, non farei che ripetere. Hai detto molto anche tu con parole mute, che ascolto guardando tua nonna attraverso i tuoi occhi, che bella foto.. Lo sai che ti sono vicina, col cuore.
Mi senti?
mariatelodicevo
albertoterrile
Scrivere ciò che siamo è una scelta. Impudico forse ammetterlo innanzi ad un mondo virtuale fatto di sigle. Chi non ha come nel mio caso l’urgenza di dire,chi tiene in uno scrigno i moti del cuore teme e giudica questo raccontarsi. Non c’è esibizione, non c’è istanza da cattedra o volontà mediatica d’esser qualcosa. IO SONO AL DI LA DEL MIO DIARIO…..ho un mondo, delle immagini,un cuore che mi fanno voler bene e da alcuni male al di là delle parole di Alberto T.
Comunico da sempre cosa sono,con la semplicità di chi non ha timore nel mostrarsi al naturale. Chi mi conosce, chi mi ha amato lo sa….parlo,guardo e muovo le mani, occupo gli spazi ben oltre la mia specificità corporea.Sono minuto eppure sò riempire una stanza grande con le parole….tante, sò comunicare ed induco chi ho innanzi ad aprirsi, per imitazione. Se sei una persona normale, semplice… a comunicazione rispondi….è spontaneo confidarsi ed aprirsi a chi ti fà confidenza di sè. Invece ho sentito dire “tu non fai parlare”….ma non è vero….è che “tu non vuoi parlare”….e vorresti imporre “tempi e modalità” disponendo del tempo comune come fosse IL TUO TEMPO ma è IL TEMPO DI TUTTI , perchè c’è un cielo comune ed un tempo comune. Vuoi fermare l’orologio,zittire il vento, sospendere la pioggia perchè il mondo accolga il tuo PROFERIRE?
Nemmeno ai profeti era data questa possibilità.
Molte persone abbassano lo sguardo e dicono : NON TUTTI SONO COME TE.
Certo! Bisogna però imparare a dire, a raccontarsi di fronte a qualcuno prima di finire sul lettino dello psicoanalista…. spesso questi professionisti dei moti del cuore e del pensiero non sono nè un salvavita, nè la chiave di volta per aprire il nostro cuore….e se conferiamo loro autorevolezza potremmo pensar che abbiano ragione….perchè…perchè hanno studiato? Uno psicoanalista o un padre spirituale, un maestro o uno sconosciuto….chi ci illumina sui moti del nostro cuore?
Previeni la malattia….anche se puoi andare poi dal dottore e prender la medicina. Apri il tuo cuore, lascia che le parole risalgano lentamente ed escano,prima piccine, poi sempre più grandi.
Perchè urlare NON CI RIESCO?
Perchè parlare degli altri invece che di noi?
Perchè credere che sia più facile dopo aver fatto l’amore quando le tensioni si rilasciano….quando in fin dei conti abbiamo creato una reazione chimica…IMPARA A DIRE NEL TEMPO,COL TEMPO,QUANDO E IL MOMENTO….così la gente non potrà avvallare ipotesi. VIVI INNANZI TE E INNANZI GLI ALTRI.IMPARA A CREDERE CHE IL PROSSIMO NON E LI PER FOTTERTI MA POTREBBE PERSINO AIUTARTI…..
Quanto soffrire per gente così….quanta pena,dolore.
Impara a dir di te, risvegliati al senso della vita e non alla superficie delle cose, non lasciarti ottundere….impara a vigilare, che significa vigilare su te, impara a difendere la tua vita interiore e non nasconderti. Il mondo è pieno di lusinghe, seduzioni e contiene gli affanni della vita, le angosce dell’esistenza. Cerca equilibrio ed armonia nel rapporto tra te e l’universo.
Come disse Abba Arsenio :BISOGNA CHE OGNUNO VIGILI SULLE PROPRIE AZIONI PER NON FATICARE INVANO.
Certo non tutti sono capaci di aprirsi….ma invece di impudicizia guardiamolo come UN APERTURA verso il mondo….capiamo il valore di dirlo a chi abbiamo innanzi….lo psicologo è IL CONFESSORE DEI LAICI…il prete che ti consiglia non quello che ti assolve o ti condanna….il mondo laico è solo speculare a quel mondo di spiritualità spesso insozzato da certi suoi ministri….ministri della fede/ministri del parlamento…quale la differenza?….lo avete mai notato?
Io rispondo all’Alto, ad un energia, ad un entità, ad un potere superiore….a qualsiasi essere,cosa,suono più grande di me….e molto, veramente molto è più grande di me.
Non sbattete le spallucce, non pensate sì…. è un invasato….vivete, apritevi,osservate ed ascoltate con attenzione come và il mondo,le meccaniche che lo muovono….abbandonate la manualistica…. poi..spegnete gli schermi e soffermatevi un attimo in voi….siamo parte dell’universo, riflesso dell’universo….e vigilate su voi stessi, asciugate le lacrime del figlio che siete e non compatitelo.
Certo….è più comodo forse trascinarci…da un posto all’altro,da una scuola all’altra,da un uomo/donna all’altra…ogni tanto dovremmo fermarci ed ascoltare una voce profonda…..e con questo non dico SMETTETELA DI VIVERE….DI VIVERVI….è che a volte sembriamo tutti un pò troppo istintivi….animaleschi nel senso meno tenero (adoro gli animali)…
Guardo il mondo e dico và avanti basato su SOLDI,POTERE,EGOISMO….e l’egoismo lo abbiamo tutti,non ne sono esente nemmeno io che scrivo sapete….ma se cominciamo a rendercene conto….
Una cosa mi ha insegnato mia nonna…ciò che pare rinuncia,o sacrificio è spesso nel tempo una grande vittoria….ma quanto di noi, oggi siamo realmente disposti a sacrificare?