mitografia del quotidiano, Riflessioni fotografiche, Ritratti
MI CHIEDONO IN RETE
DOMANDA:
“Ci sarebbe da riflettere, sul perché lei si interessi nel seguire “problemi” personali altrui
In realtà “non seguo i problemi personali” semplicemente per molti divengo , volente o nolente, un punto d’ascolto.
A tutti i miei corsi di FOTOGRAFIA questo accade da decenni.
Ho stretto spesso amicizia nel tempo addirittura con i genitori di alcuni di loro e…come per miracolo, si sono confidati con me anche loro, ma usiamo un’altra parola “si sono raccontati”
Quindi tutto nasce dal mio modo di pormi incrociandosi con la necessità dell’altro nel trovare un’interlocutore possibilmente ” non giudicante”
“Non sono un terapeuta, solo un’anima in cammino che talvolta chiede di non essere “travolta” da persone che si raccontano perchè in tecercano una soluzione possibilmente veloce.
Non posso salvare nessuno, neppure me, non sono un’analista, un guru, un confessore, un astrologo o una cartomante.
Vero è che fotografo, ho infatti da subito ho iniziato a “raccogliere le storie” di tante persone incontrate.
Su Loredana Lamperini ho scritto e detto tanto ma soprattutto era importante tornare ogni anno a farle visita dal giorno in cui ci conoscemmo.
Io cerco al di là dell’età biologica figure che possano rimandarmi agli affetti che ho avuto, affetti ai quali ho dovuto dire a un certto punto “arrivederci”, penso a nonne, zie e zii, a mia madre…
Loredana era coetanea di mio Padre ci conoscemmo in un RSA nel 2015 e non ci siamo mai più lasciati.
Sino a che ha potuto mi scriveva lunghe lettere, le conservo.
Avete idea dell’importanza di un momento di scrittura per una persona che ha la vita scandita da terapie, televisione, qualche attività ricreativa ( non in tutte le rsa ben inteso) lontana dalla famiglia, dai nipoti, prima nonna, poi bisnonna sino al trisnonna?
Il mio anno duemilaventiquattro è stato devastante.
Non ne ho scritto nei dettagli sui SOCIAL o sul mio BLOG
perchè ” non dico tutto di me come sembra “, questa è una “distorta” proiezione di chi dice o ritiene di conoscermi, nulla a che vedere con la realtà delle cose.
Tra i tanti dispiaceri ho dovuto accettare che una delle mie visite a Loredana sarebbe stata l’ultima, lo avrei scoperto la volta successiva.
Nella “difficile estate 2024”, lontano da tutti salvo rarissime eccezioni ho ascoltato delle parole per me :- …quindi lei era un amico, non un parente…la signora Loredana è mancata pochi mesi fa…
Le strade sono percorse da milioni di uomini i cui ritratti non saranno dipinti mai da grandi pittori. I grandi pittori non bastano per tutti. Nel volto di ciascun uomo è celato il mistero dell’unicità della sua vita. Il volto umano è un documento della storia. Ecco una donna anziana e stanca, carica di fagotti. Il suo volto sembra riflettere una totale indifferenza per la vita. Improvvisamente questa donna si ferma perché trova la strada sbarrata da bambine che saltano la corda. Invece di arrabbiarsi, il suo volto comincia a illuminarsi per qualche lontano ricordo che la riporta alla gioia della sua infanzia quasi dimenticata e che oggi appartiene ad altri. Un giorno, anche queste bambine invecchieranno e anch’esse guarderanno con tristezza l’arcobaleno della corda di altre bambine che sbarrerà loro la strada. La musa della pittura sarebbe stata troppo lenta per fissare l’attimo di luce apparso sul viso di questa donna.
( Evtušenko, La Musa della fotografia)
Leave a reply Annulla risposta