PENSAVO // ANNA OBERTO

Amo entrare nel vissuto dell’Altro.

Quando vidi per la prima volta Anna da vicino fu al Teatro del Falcone, ero un ragazzo che studiava Arte.

Avendo cominciato “presto” successe che divenimmo amici, credo a seguito di alcune riproduzioni di sue opere.

Cominciarono quindi i ritratti, lei posò per il mio lavoro sull’Angelo finendo in due miei libri.

Se non sento lei chiedo a Eanan, suo figlio, Anna è un ‘amicizia di una vita.

Nei miei CORSI PRIVATI che oggi assieme a altre mie manifestazioni faccio passare sotto la SIGLA RIPOSIZIONARE FOTOGRAFIA realizzò una delle sue performances dopo una lezione sulle POLAROID anni 70.

La parte che oggi chiamo RIPOSIZIONARE FOTOGRAFIA ha sempre avuto FORZA e un forte radicamento col territorio e le persone che lo abitano

Imiei studenti hanno lavorato misurandosi con Arte contemporanea, con l’antropologia sociale ( le ex officine comunali) facennmmo prima d’altri IL VOLTO DI GENOVA e esponemmo un monolite di ritratti a Ducale, con Rossella Bianchi parlammo di ghetto, della la comunità transgender, Princesa/don Gallo…ma anche con una danzatrice della scala, una performer del fuoco e con me che da oltre 22 anni salto e condisco di clownerie le mie lezioni, perchè credo che IL PRIMO MODO DI FARE FORMAZIONE FACCIA RIMA CON RELAZIONE perchè credo NEL GIOCO NEL SORRISO E NELL’AMORE PER L’ALTRO