mitografia del quotidiano
QUANDO SARA’
Alla morte di mia Madre arrivò in regalo il dialogo con mio Padre.
Sapevo da terzi che era orgoglioso delle mie scelte ( a 44 anni mi telefonò e disse che avevo avuto ragione nel non dargli retta) e che mostrava fiero i libri che avevo pubblicato.
Non aveva appoggiato i miei studi d’Arte per concretezza, perchè “così farai la fame e sarebbe meglio un altro indirizzo, se proprio ingegneria non ti interessa, magari Architettura? “
Due mesi dopo la scomparsa materna una sera mi guardò e mi disse:- Abbiamo parlato più in due mesi che in sessant’anni della tua vita.
Come scrivevo ieri, non ho fatto che mettere in scena le cose della mia vita… per questa foto scattata nel 1993 dissi che era una citazione da Chaplin ( vero anche questo) ma in realtà raccontavo un Padre con un figlio idealizzati impiegando uno zio col nipote.
Ovviamente essendo un uomo di 93 anni, un sopravvissuto a un tumore e altre mille cose come ripete sempre sono stato avvertito da molti circa il vuoto che avvertirò con la sua scomparsa…
Quando sarà, come è stato, come è per mia madre***, lo racconterò con delle fotografie …
ps
alle ore 9,00 gli ho portato i giornali, alle 9,10 li leggeva mangiando il bollito che s’è cotto con la salsa verde che gli ho regalato…..
Come dice sempre….se ho appetito vuol dire che sto bene!
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