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QUEL FIOCCO
Era se non erro Settembre 2008 e stavo partendo per rientrare a Genova.
Legato a un albero all’imbocco della strada che portava da Rosa , un fiocco annunciava l’arrivo di una bimba.
Gesto semplice che in città sarebbe finito nel portone.
Nei portoni annunciamo la nascita, le morti e i disagi provocati dall’impresa che sta rifacendo l’appartamento al primo piano o della ditta che mette la fibra.
Scoprii che quel fiocco aveva un nome ” MATILDE”.
Quando nel 2010 mio padre venne operato per un tumore allo stomaco grosso come un arancia ricordo che passando da paese incontrai Rosa con Matilde piccina per mano.
Lo vedi quel signore? E’ il figlio di Pino. Ci fermammo un attimo in curva senza arrecare disagio ad alcuno, eravamo a piedi.
Spiegai che “niente hanno trovato questa massa e va asportata, solo dopo capiremo la sua pericolosità.
Scoprii poi che Matile chiese a sua mamma di condurla alla chiesetta dove avrebbe acceso un cero x mio Padre.
L’intervento andò a buon fine, il tumore era benigno e lui tornò d’estate in campagna, Matilde lo conosceva perchè la faceva giocare.
La scorsa estate sono per strada con la testa nei pensieri mentre incrocio una ragazza con la tinta rossa dei capelli le cuffie che mi sorride e mi saluta.
Non la riconosco.
Era Matilde
Quanta strada da quel fiocco…..
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