mitografia del quotidiano
IL TEMPO DELL’INNOCENZA
Preferisco il tempo dell’innocenza, quell’essere così piccolo da piacere a chi disse : «Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite, perché a chi è come loro appartiene il regno di Dio.
Quando sei piccolo non puoi conoscere ciò che il tempo lentamente ti farà scoprire e in quelle “rivelazioni” incontrerai delle inevitabili delusioni legate al mondo nel quale oggi sono : il mondo degli adulti.
Parlo del mondo degli interessi, dell’uso dell’altro, il mondo dove il semplice possesso di una casa o di un terreno comporta inevitabili prese di coscienza.
Con questo non dico di non voler crescere o vivere il mio tempo ma è triste dover mutare opinione scoprendo che buona parte degli umani agisce solo per il proprio interesse.
Ecco perchè mi commuove il taglio dell’Anguria,uno spicchio di parenti di fronte alla casa che dividevamo in tre famiglie, le galline per darci l’uovo fresco….
Cerco di ricordare e rinnovare il tempo dell’Innocenza ogni volta che si crea una breccia tra il mare magnum di inutili messaggi e link, ogni volta che fingo di girare le spalle all’assemblea condominiale, a quella d’istituto, all’avvocato, al commercialista, quando vorrei prender distanza da un mondo dove tutti litigano come bambini per il possesso della palla al calcio d’inizio.
Siamo ridicoli noi adulti quando non patetici mentre mettiamo emoticon a destra e a manca “per far prima”…perchè “si fa così”…perchè forse” non ce ne frega un cazzo dell’altro ma vogliamo rispondere sempre e comunque”
Immagine del 1963
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