mitografia del quotidiano, Ritratti
SENZA PROGETTO
Laura era in vacanza con Elena.
Io facevo delle analisi all’ospedale di Rapallo ma sulla strada del ritorno, dopo una telefonata, cambiai in un attimo i programmi .
Era il 2O Giugno 2021, faceva caldo.
Il mio animo era risollevato per il referto di un ‘ecografia.
Decisi di salire ai monti che avevano i profumi della frutta di stagione.
Mia madre era viva, mio padre pure, si tenevano compagnia a loro modo e non c’era, come accade oggi nella mia testa, ” un grande bisogno di me”.
Fotografare è il gesto per me più naturale specie in assenza di un progetto.
Guardai lo spazio attorno a casa con una fotocamera in mano.
Quel rudere in pietra, la finestra, il ricordo di Eugenio Finardi che guardava in faccia il suo pubblico dalla copertina del primo album ” NON GETTATE ALCUN OGGETTO DAI FINESTRINI…quante cose si palesano e allineano in una semplice frazione di secondo.
C’erano amarene, sugli alberi…c’erano amarene per terra…
Non sempre dietro una foto di ritratto c’è un progetto.
Spesso, per quanto mi riguarda, c’è una relazione istantanea,
” un’epifania senza pretese ” dove tutto e il contrario di tutto potrebbe accadere.
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