Didattica, mitografia del quotidiano, Riflessioni fotografiche
UN’ ORA DI LEZIONE PUO’ CAMBIARTI LA VITA (Massimo Recalcati)
Il mio compito dal 2004 a oggi è stato insegnare la fotografia sia digitale che analogica.
La fotografia è l’amore della mia vita. Non mi ha mai tradito, l’ho corrisposta in toto e rispettata.
Quando vado in giro anche senza la fotocamera, parlo comunque di lei perché ne sono innamorato da oltre 45 anni.
Se i giovani vedono un prof (più vecchio dei loro genitori) che salta felice da un set all’altro accendendo ogni tipo di fonte
luminosa, lanciando vestiti e foulard potranno credere che esiste il vero AMORE.
Amo la fotografia e amo i miei studenti, mi mancano quando finisce un semestre e me li cambiano, li cerco con lo sguardo
quando salgo le scale, entro in altre aule dove dipingono, incidono, o lavorano con i computer e incontro i loro sorrisi che
corrispondo con l’animo di un bambino.
Ovviamente a qualcuno sto sul cazzo ma credetemi è normale.
Anche loro però mi insegnano tante cose.
Il mio smartphone spesso è nelle loro mani , mi fanno capire cose che altrimenti dovrei cercare su tutorial e spero a mia volta di
dimostrarmi un allievo attento.
Ho un metodo semplicissimo: essere l’opposto dei docenti che dal 1975 al 1983 mi sono stati, vado di francesismi, SUI COGLIONI
per spocchia, per carenze che nascondevano, perché esercitavano “potere” o per incapacità nel sintonizzarsi sulle frequenze di chi
hanno innanzi.
Ogni lezione la vivo con l’animo dell’attore, prendo a prestito voci e vite perché voglio che le 4 ore con me siano proficue.
Uso il flusso di coscienza e mi offro loro per come sono, con i miei deficit d’attenzione, con una parlantina inarrestabile, con i tic e
le idiosincrasie.
Ogni lezione non è un doppione del semestre precedente, faccio cut up e coinvolgo la classe perché da una loro riflessione quella
lezione può prendere un’altra direzione.
Sono un perfezionista che ha vestito i panni dello “SCONVOLTO”, di quello che “VUOLE FARE IL GIOVANE ” o ricordo ancora la
critica di una collega :- “SMETTILA DI FARE L’ EX ALLIEVO”
( continua )
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