Robert Altman
Venezia
Settembre 1994
Nel 1994 ero alla 50ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di
Venezia dove Robert Altman avrebbe vinto il Leone d’ oro con America oggi
(Short Cuts ).
Lo incontrai al lido, avevo visto e amato molti suoi film. Con l’innata
timidezza che m’accompagna gli chiesi se aveva qualche minuto per posare
per un ritratto in pellicola.
Mi rispose con gentilezza che aveva un appuntamento ma se avessi avuto la
pazienza di attenderlo, dopo, avrebbe posato per me.
Mi sedetti a un tavolino, poco distante dal regista intento a parlare con una
donna, credo fosse un agente.
Nel mentre avevo controllato il mio apparecchio scoprendo di aver ancora un
solo scatto dell’ultima pellicola formato 120mm.
Quel giorno ero riuscito a ritrarre parecchi personaggi finendo i rulli che mi
ero portato dietro.
Era una situazione davvero imbarazzante trovarsi con un unico scatto in
macchina. Incautamente non me ne ero reso conto quando interpellai il
regista che mi era apparso vestito di bianco in una sorta di “laica
trasfigurazione”, l’emozione aveva prevalso su tutto .
Osservavo la scena come stessi assistendo a un film. Questo è da sempre il
mio approccio al visibile.
Ad un certo momento il regista, con un calcolato movimento oculare, diresse
l’azzurro del suo sguardo dritto in quello della sua interlocutrice che mi dava
le spalle.
Il mio dito premette istintivamente il pulsante e l’otturatore scattò. In quel
preciso momento m’ero giocato Robert Altman.
Solo al rientro a Genova, dieci giorni dopo ebbi modo sviluppando il negativo
di scoprire che non avevo sbagliato la foto e che l’inconscio ottico di cui
parlava Benjamin mi aveva regalato per quel fotogramma una meravigliosa
sorpresa, una rete di sguardi di due altri personaggi che erano nello sfondo.
Le immagini scattate vengono consegnate all’eternità mentre sia i soggetti
che il fotografo sono destinati a consumarsi lentamente e scomparire!
Realizzata con: Hasselblad 500 cm
Pellicola: Kodak T Max 400
Anno: 1994
Luogo: Venezia
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