A mia Madre, mitografia del quotidiano
Mio Padre
Nella prima immagine, risalente a oltre sei anni fa mio Padre lascia vagare nel vuoto il suo sguardo azzurro.
Pensava a qualcosa che, come sua abitudine, preferiva tenere dentro.
Io in tal senso assomiglio molto a mia madre, dico tanto e scrivo di più.
Dalla morte di mia Madre per lui è venuta a mancare la sua missione principale, starle accanto provando a minimizzare le paure
che la paralizzavano.
Gli ultimi anni di Rosanna sono stati per lei decisamente pesanti.
La Pandemia con tutti i timori connessi e la morte della sua adorata sorella l’avevano consumata giorno dopo giorno.
Vedevo in lei un fiore che lentamente perdeva i suoi petali.
Trascorreva il tempo a scrivere lunghe lettere e quando parlava faceva trapelare il disagio verso un mondo nevrotico e maleducato
un mondo informatizzato che esclude l’anziano privo di competenze tecnologiche.
Trascorro molto tempo con mio Padre, gli compero dei TEX per alleggerire/diluire le sue letture più impegnate.
Ho scoperto tanto di lui in questi mesi.
Sabato sarà il compleanno di mia sorella e nel contempo l’anniversario del suo matrimonio…
Me lo ha fatto notare ….ma non ho trovato le parole giuste che potessero lenire quel vuoto …
Leave a reply