mitografia del quotidiano
Beppe Pericu / Quel sorriso
L’ex sindaco di Genova ( due mandati 1997 e 2007 ) e poi presidente dell’Accademia Ligustica di Belle Arti, Beppe Pericu è
morto all’età di 84 anni.
Ha sempre manifestato ammirazione per il mio operato artistico e didattico e non posso che ringraziarlo come del resto feci a
voce.
Voglio ricordarlo con il sorriso mentre partecipava a un’asta dell’ Associazione Gigi Ghirotti fondata da Franco Henriquet per
raccogliere fondi.
Voglio ricordare quel “sorriso” con il quale ha traversato ogni situazione.
Nb Riprendo questo post a distanza di qualche settimana per raccontare una piccola storia che credo possa far capire “chi era
Beppe Pericu e come percepiva il suo ruolo istituzionale.
Ai tempi del suo mandato da Sindaco stavo lavorando a Camogli all’interno di un lussuoso hotel. Ero chiuso dentro con fotocamra
e cavalletto.
Mi accorsi di una coppia che facendosi scudo con le mani per ripararsi del riflesso del sole che batteva sul vetro si sforzava di
guardare all’interno.
Io ero in mezzo a quella festa di colori e arredi per realizzare le immagini per una brochure. Riconobbi in lui il “Sindaco di
Genova” . Gli feci un cenno amichevole volto a fargli capire che potevo aprire la porta mostrando loro l’interno.
Con eleganza e “quel sorriso” mi ringraziò e fece cenno che non era minimamente il caso .
Mi bastò quel piccolo gesto per capire qualcosa dell’uomo …
All’interno dell’istituzione Accademica dove talvolta venni raggiunto da battutine di persone che “non mi sopportavano e
sopportano” perchè parlo molto e non appartengo al ruolo di YES MAN sapevo d’avere un grande estimatore.
Visitò la mostra ACCADEMIA ITALIA https://www.albertoterrile.it/accademia-italia-linaugurazione/
e restò colpito da alcune opere, chiamà l’allora direttore della Ligustica Devoto e fece presente che quelle fotografie erano molto
belle. La risposta pronta fù che erano manufatti di un artista che al momento era docente in carica sulla cattedra di
FOTOGRAFIA.
Mi volle conoscere e complimentarsi con il suo consueto garbo .
Io ritornai a quell’ Hotel, al mio lavoro e al Sindaco che se ne faceva una “pippa” dei privilegi di cui avrebbe potuto disporre.
La storia delle singole persone si intreccia con la Storia, quella del tempo in cui esse vivono e che scorre inesorabile non curandosi
di essi, continuando a fluire disinteressato senza che possa essere fermato o acquistato.
“Lasciare il segno è molto di più che essere solo di passaggio. Ogni persona che passa per la nostra vita è unica. Lascia sempre
un po’ di sé e si porta via un po’ di noi”
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