A mia Madre
IL TERRAZZINO DI SOGNO
“La coscienza è ammaestrabile come un pappagallo non così l’inconscio, per questo Sant ‘Agostino ringraziò il Signore di non averlo reso responsabile dei propri sogni.. ”
Carl Gustavo Jung
Nella notte tra il 5 e 6 gennaio ho fatto un bel sogno:
” …ero in auto con Pino ( mio Padre) su una strada un po’ scura perché stava
piovendo e siamo arrivati su a Settime ( Settime d’Asti paese natio di mio nonno
Alessandro Tirone chiamato Sandrino) dov’era sereno e con tanti fiori blu, rose,
molto verde nel giardino e, alzando lo sguardo verso la casa, c’era una finestra
con la tendina rialzata e ho visto il papà Sandrino accanto a mamma Elvezia
che parlavano tranquillamente con una persona ( che non si è vista).
io ho detto a Pino :- vedi parlano tranquillamente ” …doveva esser la mamma di
Pino di fronte a lui “
Mi sono svegliata serena, sono le 5 del mattino.
Mia madre sognava molto e spesso e alcuni suoi sogni sono stati premonitori. ù
Questo non appartiene all’ultima categoria.
La notte in cui mia madre morì aveva sul comodino, un libro “Le emanazioni
dell’Anima” di Nachman di Breslav.
I suoi taccuini sono zeppi di note in cui rimarca la malinconia per non aver più
accanto i suoi genitori. Nell’ultimo anno , era un continuo ricorrere di parole per
la scomparsa della sorella Mariagrazia.
Nel sogno che ho riportato c’è l’armonia tra le figure dei genitori e la certezza che
l’altra persona coinvolta sia la nonna Alberta, la madre di mio Padre.
C’è un bel clima contrapposto alla pioggia che hanno traversato, una meravigliosa
fioritura e esistenze che profumano d’eternità.
Il racconto ve lo voglio concludere con la foto di Mariagrazia e Rosanna sul
terrazzino di sogno.
Leave a reply