Riflessioni fotografiche
Iraq 1993
Non faccio il reporter ma da 40 anni ritraggo la gente. Qui ero in Iraq per una missione di pace e scattavo in
pellicola con la mia hasselblad.
Nonostante l’embargo, lo scudo aereo e il doversi muovere con pullman o jeep la mia unica preoccupazione
era che i rulli 120 che scattavo non prendessero caldo e quindi potessero deteriorarsi.
Quando guardo l’archivio mi accorgo che avrei tranquillamente il materiale per un’antologica ma come mi
ripeteva sempre il gallerista Alberto Ronchetti : “l’artista è buono solo quando è morto”.
Quindi?
Preferisco vivere !
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