Varie
Posologie
Quest’autunno stenta ad arrossarsi, come certi giovani sembra abbia perso candore e innocenza .
Quest’autunno è come una littorina su cui salgo stringendo il mio biglietto, ho il passo più lento di chi è stanco di ascoltare un mondo che si lamenta attraverso le voci di quanti lo abitano con inconsapevole arroganza.
Quando sei stanco, divieni incapace di immaginare un futuro lungo come il tuo passato. Forse è semplicemente l’esercizio della matematica congiunto alla biologia e spogliato dei balocchi del bimbo che ti rende amaro come un fungo matto***.
Un tempo stemperavo i miei dolori addentrandomi nel bosco. Camminavo sino a quando la tavolozza del mondo, cambiando colore avrebbe tinto anche quel po’ di me.
Mi torna alla mente un passo di Cees Nooteboom ,spettatore del mondo” come egli ama definirsi :
Non lo sa nessuno ,ma quando un uomo si trova solo – anche un uomo della mia età – si mette a giocare se è sicuro che nessuno lo vede e se il volume del silenzio diventa per lui troppo alto.
***Fungo matto pronunciato in dialetto modenese da mia nonna paterna, indicava quello velenoso, non commestibile.
PS:
Dedico questo post a Pupella che da lettrice del mio diario s’è presa la briga di consigliarmi, capendo la stagione che vivo, una posologia salvifica : “cerca di trovare un attimo per andare a a vedere i colori dell’autunno di Pentema.
Equamente ed egualmente lo dedico pure a una giovane ex allieva che ha lamentato argomentando a gran voce un ritardo di mezza giornata nella risposta che attendeva:-
C’è tempo per tutto. Nessuno, dico nessuno, siano questi dei famigliari, amici, amori, allievi è il centro dell’universo…lo si capirà crescendo e uscendo un po’ fuor di noi per entrare in silenzio nel paesaggio, varcando la magica porta della consapevolezza, scoprendo che siamo tutti piccoli e sempre troppo in pretesa.
Leave a reply