mitografia del quotidiano
MADRENOSTRO
Ieri sera in casa mi sentivo “spaesato” . Il mio fiato era breve come una favola della sera che più non basta.
Succede sempre più spesso, particolarmente quando devi “lasciare andare via qualcuno”, un’altra foglia che si stacca dall’albero della vita.
Un tempo avrei accompagnato con una bottiglia di Vodka quel sentire per vederlo sfumare e perdere fuoco.
Ieri sera ho preso la fotocamera e fatto una fotografia.
Non è nata per piacevolezza retinica o per far pensar qualcuno, è stato un piccolo gesto per me, un gesto necessario, una passatoia per entrare piano piano nella sera.
“Adda passà ‘a nuttata”
NB : Il testo potrebbe dare adito a fraintendimenti, mia madre è VIVA.
Grazie.
One Comment
Diego
Bisogna imparare a morire.
Forse la vita intera stessa è l’insegnante e l’insegnamento.
Così come dopo una giornata serena e fruttuosa ci si addormenta tranquilli, ritornando alla madre, bambini, così si dovrebbe morire, imparando a vivere a cuor contento, liberandoci dall’angoscia che opprime l’essere.
Non è facile, per i nostri limiti, ma è la cosa che dovremmo fare perché è quella giusta.