Riflessioni fotografiche
Piccola metafisica dello sguardo
Immagini del 18/1/2021 realizzate con Francesca Segnan
I
La luce naturale di un pomeriggio d’inverno mi portò a interrogarmi sulla parola intuire che significa “vedere più a fondo”, cogliere ciò che sta dietro, sotto, attraverso lo sguardo.
Plotino parlava di uno sguardo che s’identifica con la luce che vede, che diviene la luce che vede, tasfigurandosi in pura luminosità.
II
Con semplicità, senza vergogna aprii il palmo delle mani e lo mostrai a Francesca, conteneva tre dolori.
Lei , fece altrettanto , schiuse i palmi e mi mostrò i suoi dispiaceri.
L’ombra di quelle memorie non chiedeva di manifestrarsi a parole, semmai, utilizzando un immaginario iconico domandava proprio come farebbe un bambino se era possibile restare ancora lì.
Restare a spogersi dallo sguardo per misurare quanto quel pozzo fosse profondo.
Il pozzo della casa di Settime d’Asti, metà anni 50
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