Riflessioni fotografiche
IL RICORDO
Francesca a Milano 1994
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Il ricordo è decisione d’amore e di misericordia, rischio di fede e di speranza che riporta il cuore dal dolore per un evento ormai trascorso, morto e definitivamente chiuso in se stesso, all’apertura di una nuova vita in una diversa forma, ancora in relazione con il presente.
Giovanni Chiaramonte, L’immagine come ricordo, a cura di Giovanni Chiaramonte, Andrej A. Tarkovskij; Andrej Tarkovskij, Luce istantanea, Ed. della Meridiana, Firenze, 2002
2
Nel 1839 era stata inventata la fotografia 3 e l’invenzione era stata descritta alla Camera dei Deputati dello Stato di Francia il 9 luglio da Jean François Arago. Ma fu il 19 agosto che Arago fu sollecitato a rendere pubblici alcuni particolari dell’invenzione presso l’Accademia delle Scienze e l’Accademia di Belle Arti unite. 4 In quella sede, Arago definì il daguerrotipo come uno specchio dotato di memoria. Questa è certamente la definizione più felice che sia stata data alla sottile piastra metallica in cui l’inventore francese era riuscito ad imprimere l’immagine della camera oscura sulla base delle prime ricerche svolte da Joseph Nicephore Niépce.”
Beaumont Newhall, Storia della fotografia, Einaudi, Torino, 1982
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