Francesca S e Daniele T ore 15,30 del 24 ottobre 2020

Francesca S e Daniele T ore 15,30 del 24 ottobre 2020

Piani di Praglia Genova

24 ottobre 2020 ore 15,30

Le cose si manifestano quando devono. Se qualcosa deve essere sarà, a suo tempo nell’istante giusto.

Dal 25 Aprile 2017, https://www.albertoterrile.it/project/lannunciazione/ ero fermo con il mio work in progress sull’ ANGELO NELLA CONTEMPORANEITA’.

La fotografia è una sintassi e con questa parlo solo quando ho qualcosa da dire.

Sono 27 anni che sospendo in aria “queste creature” e posso affermare che l’intero corpus del lavoro è anche una sorta di autobiografia trasversale.

Nel segno dell’Angelo attraverso la sinergia tra luoghi e figure parla di amicizia, di amore, di morte, di cadute e di rinascite ma soprattutto indica la direzione verso cui guardo : in alto.

Laurea Francesca Segnan

Per questo scatto ho utilizzato Francesca Segnan cui chiesi di posare per questo lavoro quasi due anni prima, dopo la sua laurea e Daniele Torriglia allievo di Nuove Tecnologie dell’Arte che invece avevo conosciuto nel primo semestre di fotografia dell’anno 2019/2020.

Li ho riuniti Sabato 24 ottobre 2020 facendoli incontrare dal vero per la prima volta per raccontare una delle mie piccole storie.

Il giorno precedente ero molto teso per cui camminai per 23 km nonostante la pioggia, quasi digiunai e la notte non riuscii che a dormire poche ore.

La foto del vestito per sapere se poteva “andar bene”

Non ho mai il risultato in tasca , il mio progetto comportava dei sincronismi che potevano essere difficili da raggiungere per cui sentivo pesare come un macigno le loro aspettative visto che si trovavano coinvolti per realizzare uno dei mie Angeli e si dicevano onorati, lusingati, felici e ansiosi di vedere il risultato.

Nonostante gli eventi non fossero apparentemente a nostro favore tra telefoni dimenticati, il mio digiuno e un tentato furto fortunatamente sventato della fotocamera di Daniele la sinergia dei tre ha funzionato e non è stato assolutamente un caso !

Come scriveva Jorge Luis Borges “Chiamiamo caso la nostra incapacità di spiegare la concatenazione degli eventi“