mitografia del quotidiano
ANCORA UNA PASSEGGIATA / EREDITIAMO
Ieri ho preso due fotocamere, le ho messe in uno zaino e sono partito a piedi sotto il sole delle 14.
Un tempo, ero ovviamente più giovane , giravo l’appennino in macchina, ogni tanto vedevo qualcosa che mi colpiva e mi fermavo per fotografare.
Un giorno decisi che avrei girato a piedi gli stessi posti perché volevo vedere davvero, volevo guardare con maggiore attenzione quel territorio.
A piedi sei davvero all’interno della scena, non spettatore come quando guidi l’auto e guardi attraverso il parabrezza mille fotografie.
L’orario prescelto con un sole cocente aveva due motivi : usare ogni minuto a mia disposizione nell’ambito dell’ultima giornata sui monti e ricordarmi l’importanza dell’ombra e della brezza.
Quando il calore sembra prevalga c’è sempre un albero sul cammino ove ristorarsi godendo di un riparo, trovando nell’ombra la giusta compagna.
Ho camminato lentamente per 12 km, ho rivisto a memoria le mie labbra sottili attraverso tante fotografie e ho realizzato che le muovo proprio come mia nonna Alberta, come i suoi fratelli, come le sue sorelle, come chi non c’è più.
Da loro ereditiamo i sentieri percorsi per andare a far macinare la farina o vendere le castagne e tutto diviene topografia del nostro volto.
Ereditiamo il suono dei temporali , il frinire delle cicale e gli insetti che ronzano nel campo per dare forza alla nostra voce.
Ereditiamo uno sguardo sul mondo che è ancora in grado di amare con la forza di antiche querce.
4 Comments
Diego
Bello, bello, bello.
Grazie.
Diego
https://youtu.be/hht7qpZnXrU
Alberto Terrile
Paolo Tofani l’ho conosciuto me lo presentò l’amico che tanto manca CLAUDIO ROCCHI! Grazie
Diego
Lo so, ho visto le foto di quell’ evento.
Che privilegio aver conosciuto uomini e artisti come loro!