L'universo sente il nostro cuore…

Alcuni giorni fa ho scritto “l’Altra” parlando dell’Islanda rapportata all’Appennino che assorbe da 51 anni il mio amore. Andare in giro e sentire tutto un pò sottotono, privo di magia, la stessa che ho a lungo cantato da queste pagine mi dava un intimo dolore.

L’autunno dovrebbe essere alle porte con i suoi colori, invece tutto ciò che avevo attorno era verde…vi sembrerò eccessivo ma ho provato grande sconforto. Ho investito tutti i miei averi in una casetta tra i monti, l’ho resa confortevole, colorata…ho continuato ad amarla nonostante due furti l’abbiano lacerata…e dire che non possiedo nulla di valore.

Quindi…col cuore triste e negli occhi  ancora i licheni arancioni, le pozze blu a dialogar col cielo vagavo in un paesaggio che in assenza di un piano regolatore è stato riempito di orride costruzioni (necessarie) per contenere il grano, caseifici,salumifici e altre cose che danno da vivere all’uomo. Poi all’improvviso uno squarcio in cielo, una luce tagliente a ritagliare l’unico albero giallo nell’arco di chilometri. Ho fermato l’auto….lasciato le porte aperte…dopo una curva, una pazzia….e sono corso incontro a quell’albero come avrei fatto per “la donna della Vita”.

Non sono niente e non credo lascerò granchè in terra del mio misero passaggio, ma credo di poter dire senza vaneggiare…. o forse sì….che : L’universo ascolta il nostro cuore!

Imparino gli esseri umani a fare altrettanto!