Varie
Foto: © Alberto Terrile 2004
Erio
…mi hanno detto che te ne sei andato, reso al male. Mi hai aiutato da ragazzo e hai continuato a farlo quando ero un uomo. Al di là della mia finestra la collina e il tuo podere, le tue mucche a pascolare vicino casa mia, i tuoi cani che si trasferivano da me quando arrivavo, il tuo sorriso per le mille volte in cui mi hai tirato su l’auto impantanata col trattore, il ragliare d’asini, le oche e i tuoi racconti sulla vita degli animali. Mesi fa Walter, tuo figlio mi ha detto di ricordarti com’eri, che era molto meglio così….conosco l’espressione di chi si lascia alla morte, ho visto morire il mio migliore amico ed oggi non è più tempo per questo….non ho più la forza per contenere quello sguardo. Abbiamo sempre parlato a voce e riso assieme, oggi ti scrivo sapendo che stai leggendo quello che scrivo e quello che taccio. Ho fotografato una nuvola sopra la tua casa un giorno ed ora te la restituisco con tutto l’affetto del quale posso esser capace, ciao!
8 Comments
OrdMADNESS
ma sono splendide e speldnido e’ quello che scrivi
complimenti,davvero.
sonia
albertoterrile
Scrivo di getto senza darmi pause,parlo di getto senza pause (mi sono prodotto un polipo alla corda vocale…purtroppo) fotografo di getto senza pensare a ciò che faccio.
Credo che tutto alberghi in me da tempo e io sia qui, intendo in questa vita per farlo scaturire, nella speranza che ciò mi dia sollievo e pace …..
….sono contento che altre persone, età differenti, trovino adesione ad un mio “sentire”….questo non perchè mi senta nè saggio nè altro….sono semplicemente una persona in cammino……
utente anonimo
Alberto, posso intromettermi in punta di piedi? Per salutare la Maria e chiederle di aver cura di sè.
Grazie per l’ospitalità.
Giuliana
utente anonimo
cerco immagini
cerco di fermare ciò che di bello
vedo in te
e in quel che ti gira intorno
il bello che non riesco
a vedere in me
e in questa tristezza
che ho in fondo
cerco immagini
perchè sai non mi
son piaciuto mai
e mai mi son voluto accettare
e ho messo le mani
nel dolore, e ne ho
sentito il sapore,
poi ho cambiato parere
ed in questo mestiere
son riuscito a trovare
il mio personale motivo
per non volere morire
vivo nelle immagini
che amo inventare,
nel mio mondo invisibile
di questa vita parallela
che mi serve
per poter respirare
e lì che la voglio fermare
dentro foto in bianco e nero
che sanno bene spiegare,
più di tutte le parole
che ti potrei anche dire perchè..
cerco immagini..
grazie it, per l’invito che colgo al volo. Sappi che quando vuoi casa mia è sempre aperta, prendilo come un invito poi fai tu. Per sempre fexter
albertoterrile
Cari Giuliana e Fexter…..le immagini ma soprattutto l’immaginario devono divenire l’atollo pulito nel quale preservarci e rinascere alla nostra essenza che spesso si incrosta nell’atto del vivere,del gioire come del soffrire. In noi c’è un luogo magico, puro come il cuore di un fanciullo che giorno per giorno viene seppellito dalle nostre azioni….la vita ci porta a scelte come a rinunce…cerchiamo di tendere a quel fondo che in noi è…alla ricchezza interiore d’ognuno e proviamo a farla affiorare poco a poco. Poco importa se per farlo useremo immagini,suoni,parole o semplici pensieri….poco importa se avremo visibilità o meno per questo….è un atto d’amore per noi e anche per coloro che ci vivono o semplicemente ci incontrano.
albertoterrile
Sono per lavoro su Modena e dormo a Iola, arrivato oggi. Sono andato da Maria la moglie di Erio e da Walter,ci siamo abbracciati,Maria sporca di terra non voleva darmi la mano ed io l’ho presa….loro non sanno cosa è la vita di condominio,la città dove se uno muore è l’appartamento che si libera che conta….ora mi preparo perchè domattina sarò al dipartimento di Fisica di modena a lavorare e scenderò là dai monti come un tempo facevano i lupi….seppur io mi senta più agnello….ora mi godo il buio e il silenzio senza tempo che qui ho conosciuto…
utente anonimo
sono la zia di valter ho letto che inmmenso piacere la lettera che hai dedicato al povero erio complimenti mi sono emozionata hai ragione era una persona semplice ma fantastica come la maria che auguro di cuore un futuro sereno
albertoterrile
Ringrazio quanti hanno apprezzato queste righe molto intime (e se non fosse che sono sul mio diario in rete) private.
Internet permette di amplificare e portare molto velocemente in giro il senso di ciò che siamo, di chi abbiamo incontrato e francamente non posso che provar piacere, un piacere sincero e scevro da autocompiacimenti, sapendo che Erio, un uomo buono,semplice e sempre sorridente viene conosciuto qui, oggi che non è più visibile.
Alcuni hanno accennato a Maria, la moglie, una donna forte che lo ha amato sino all’ultimo giorno con la passione di una ragazzina alla sua prima cotta. Nel mio soggiorno a Iola, lavoravo a Modena oppure in casa al Mac….non vedevo nessuno il giorno e non potevo girare tra i monti e fare le mie fotografie. L’ultimo giorno, martedì scorso per l’esattezza, terminai di correggere gli elaborati degli allievi e i files di uno scultore alle tre….guardai fuori e vidi luce,presi la mia macchina fotografica con l’intenzione di andare a farmi un giro. Mentre passavo dalla piazza pensai al cimitero e volli farci un salto…lì ho parenti,amici e volevo vedere dove era sepolto Erio.
Trovai Maria che sistemava dei fiori….parlammo un pò, capivo che desiderava dirne…tirare fuori delle cose…allora decisi di andare da lei, d’aspettare Walter, suo figlio che doveva fare delle cose nella stalla, rinunciando al mio giro fotografico. In una cucina all’antica, con l’odore di legna iniziammo a parlare e andammo avanti per ore sinchè non venne il buio.
Posso rinunciare alle foto, ai monti…..non a tenere compagnia a chi ne ha bisogno….sò cosa significa il vuoto che si prova dentro quando qualcuno muore….o semplicemente esce dalla tua vita…..
…quando rinunci a te stesso, ai tuoi piaceri per “stare accanto al prossimo” comprendi la reale forza dell’amore che è custodito nell’essere umano, fai esperienza di un potenziale che resta spesso inespresso.
Ricordo di essere andato via di lì alle 19,20…perchè 10 minuti dopo dovevo esser a cena da Cristina….ricordo il buio della strada illuminata dai fari, un riff dei Jethro Tull e il mio canto roco che usciva potente e gioioso…..perchè stavo bene,ero felice di aver trascorso ore con una persona buona che cerca di capire il senso dell’accaduto e ciò che la vita le riserva ancora…..e questo nonostante Maria non goda propriamente di buona salute (questo lo sà chi la conosce personalmente).
Sperimentare il bene….restituire l’affetto e le attenzioni ricevute, donando sè e il proprio tempo anche se per poco… è una grande cosa….e costa una piccola rinuncia, perchè senza dover andare nè in africa,nè in india o altrove spesso abbiamo di fronte, di fianco,poco lontano…qualcuno che potrebbe avere bisogno di noi….del nostro semplice “esserci” anche in silenzio…lontani dai riflettori della vita…..credo che il senso reale della preghiera sia questo farsi “azione”.
Non mi sento nè buono, nè più buono….mi sento “umano” e basta!