Michelangelo Barbieri / IL TEMPO DI UNA FOTOGRAFIA

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Pietrafredda

1982

Quello che state vedendo non è Ezra Pound fotografato da Lisetta Carmi ma Michelangelo Barbieri.

Da ragazzo, frequentando suo figlio Luca, mi intrattenevo con lui, scultore, in lunghe chiacchierate aventi per tema l’Arte.

Andavo a Pietrafredda, una località vicino a Rossiglione.
Avevo credo 22 anni quando, uscendo da casa vidi la luce del sole che proiettava l’ombra di Michelangelo sulla sdraio. Scattai con una macchina in prestito di Luca questa foto e poi, anni dopo, da Stefano Grondona https://www.albertoterrile.it/project/stefano-grondona-e-lauto-abbandonata/ stampai questo negativo.

Di fotografia sapevo poco, ero prossimo a terminare l’Accademia Ligustica di Belle Arti e avevo capito che non sarei mai divenuto un pittore, stavo praticamente abbandonando un sogno che avevo sin da piccolo, dai miei quattro anni circa.

Nella vita ho poi dovuto lasciare andare persone e cose e la stessa sorte, in quanto “persona” è toccata a me.

La fotografia mi ha insegnato a non improntar la mia esistenza nei confronti del più cieco materialismo, , la fotografia mi ha reso piccolo e umile testimone di quanto ho incontrato, veduto, amato.

Certo con le foto puoi viverci e guadagnarci, puoi usarle per farti notare come oggi usa su mille piattaforme, puoi scriverne millantando competenze e istanze critiche per chi ama il “ POUR PARLER” ma il mio scopo è altro.

Ho sempre guardato al di sotto di tutto ciò che vive e mi sono innamorato di luoghi, persone, cose per una frazione di secondo.