mitografia del quotidiano
Stefano Grondona / L’atto finale
Ritratto di Stefano in 6 x 7 fine anni 80.
STEFANO GRONDONA
Senza grandi polemiche posso dire che persino la sua improvvisa scomparsa ha avuto quei toni surreali che hanno contraddistinto
la sua esistenza in terra.
Stefano ha vissuto una vita che superava abbondantemente ogni sceneggiatura cinematografica.
Lunedì 4 Novembre 2019 attraverso degli sms inviati in giro si annunciava la sua morte e Roberto Verace prontamente mi cercò
per capire se sapevo qualcosa di più.
Pare che nessuno, salvo noi due, fosse stato a trovarlo all’ospedale dove era stato ricoverato per insufficienza respiratoria e
dimesso il martedì con un conseguente decesso nel suo appartamento nella giornata di domenica.
Morì in poltrona, pare in modo composto. Forse fu il cuore, forse lo tradì il respiro. Lo trovò l’assistente sociale.
Accorremmo all’obitorio eravamo sempre in due, Roberto e il sottoscritto e parlammo col medico legale. Avevamo i contatti col
dott De Franceschi e l’assistente sociolegale e alla nostra richiesta se qualcuno si fosse fatto vivo risposero che non avevano
visto/sentito alcuno.
Il fatto che non avesse parenti un po’ mi inquietava perché credo che ogni essere umano abbia diritto a una degna sepoltura e le
istanze di un funerale comune e relativa fossa le trovavo tristi e misere per lui che era stato prima amico e successivamente “il
Maestro”.
Stefano che visse ogni forma di abisso, chi lo ha conosciuto veramente lo sa, ora ha trovato, perlomeno per quanto concerne le sue
spoglie, “la Pace”.
Pare ci sia stato un funerale ma nessuno avvertì ne me ne Roberto Verace come invece fece un’anima pia che mi scrisse mesi fa
questa mail:
“Buongiorno Alberto, le scrivo perché mi sono trovato in una stanza di ospedale insieme a quello che al primo sguardo
sembrava un senzatetto, ma che poi ho scoperto essere il maestro Stefano Grondona.
Leggendo la sua pagina, ho inteso che lei sia o sia stato legato in passato da sincera amicizia con questa persona.
Volevo segnalarle che oggi vive da solo, ha gravi problemi di salute, non ha nessuno che si prenda cura di lui e appare quasi
rassegnato.
Quando è arrivato in ospedale non aveva calzini, era sporco e con un altro compagno di camera gli abbiamo fornito pigiama,
biancheria e ciabatte e pagato un taglio di capelli.
Oggi lo hanno trasferito al reparto di Medicina Generale (Villa Scassi-Sampierdarena) pad 9. Piano 3°.
So che abita a Borzoli.
Altro non sono riuscito a sapere.
Buona giornata
(ometto per privacy il nome di chi mi contattò) “
Non sono qui per dire quanto fosse bravo/geniale/estremo/incosciente e francamente dei Rip da Social network faccio volentieri
a meno, sono qui per dire che solo due giorni fa ho finalmente saputo dove giace :
CIMITERO STAGLIENO
CAMPO COMUNE / CAMPO 3
FILA 16
FOSSA 71
A me restano i ricordi, gli insegnamenti, le foto a Iola d’autunno, le risate e poi la sua rinascita dopo il tortuoso iter giudiziario e
ospedaliero.
Ulteriormente a me resta impresso il suo sguardo vivo e felicemente sorpreso accompagnato dal sorriso e dalla frase :- COME
HAI FATTO A TROVARMI ?
A seguire il complimento, l’ultimo,che serberò sempre con me :-
Terrile, ho visto parecchio tuo materiale attraverso la rete, sei diventato “Bravissimo”!
Fine della Storia e della sua vita in terra, la nostra amicizia ora si muove su altri piani !
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