mitografia del quotidiano
DONA QUELLO CHE HAI
Didascalia foto : Alcuni anni fa…
In 21 anni ho insegnato ciò che avevo appreso, quanto conoscevo o avevo scoperto circa LA FOTOGRAFIA a oltre 2000 studenti provando ad accendere in loro il desiderio per questa technè.
Ieri sera mangiando una pizza ho incontrato due colleghi e uno di loro ha detto una cosa molto lusinghiera :- quando guardo una tua foto, sia questa di una foglia secca come di una gomma d’auto dico ECCO, QUESTA FINALMENTE E’ UNA FOTOGRAFIA DI UNA FOGLIA SECCA.
Implicito quindi il suo considerare altre immagini, masserizia da piattaforme digitali sfornate per bulimia congenita senza un pensiero fotografico volte a supportarle.
Oggi per molti essere visti significa esistere, e vedere far esistere. Ma non è proprio così.
Essendo un animo sensibile ovviamente mi dispiaccio quando sento frasi come :- ero in giuria e ho visto delle foto di danza che mi parevano delle gran “ Terrilate ”.
Insegno, và detto, senza imporre mai uno stile, l’imprinting che tendo a dare è di carattere ETICO e mi concentro nello sforzo di indurre a cercare l’immagine al di là di una semplice apparenza, di un riflesso magari orientandoci verso l’invisibile, il non detto, il non conosciuto.
Mi addolora un poco quella distrazione forse quasi fisiologica di coloro che hanno intrapreso in modo professionale o semi professionale IL MESTIERE DI FOTOGRAFO e si mostrano troppo occupati a postar le loro cose da ogni canale possibile quasi dimentichi del loro punto di partenza.
Un nonno disse un giorno :- “vedo i miei nipoti solo quando hanno bisogno dei soldi…”
Ecco, non è poi così diverso ciò che talvolta provo, pur non essendo il nonno di nessuno.
Quindi, chiamarmi Alberto è infinitamente più giusto, lasciate perdere il termine “Coach”
“Dona quello che hai per meritare di ricevere quello che ti manca ” Questo diceva Sant’Agostino…
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