mitografia del quotidiano
QUEST’ESTATE E’STATA DIVERSA / IL CASTAGNO SECCO
Da ragazzo volevo divenire pittore. Trascorrevo il mio tempo con colori, pastelli e matite.
A Iola, proprio vicino a casa scoprii un vecchissimo castagno che era seccato e svettava in mezzo al verde. Lo disegnai e ne feci omaggio a mia zia Elvira che lo appese in sala.
Tutte le estati venivo invitato a mangiare e osservavo quel disegno rilevandone incertezze e imperfezioni. A lei piaceva, questo è l’importante.
Questa estate è stata diversa.
Mio zio ha dovuto subire un intervento d ’urgenza, la loro casa è rimasta chiusa e mia zia gli è rimasta accanto.
Aggirandomi nel bosco vicino casa mi sono accorto che un pezzo di quest’albero era caduto al suolo.
Lo portammo sotto casa mia, di fianco al tavolone dove ogni estate riunisco tanti amici.
Questa estate è stata diversa, nessuna grigliata come gli altri anni.
Mio Padre mi ha detto :- se l’anno prossimo sarò ancora vivo vorrei venire a Iola, mi manca tanto, le briscole con Peppe, le parole con la Tamara, i luoghi in cui sono stato ragazzo. Fammi una cortesia, pianta un albero lì vicino alla siepe.
Oggi sto aspettando il temporale.
Dipingo il tronco e le sedute perché l’anno prossimo vorrei tanto sedermi lì con gli amici, con i miei zii e chissà, forse con i miei genitori.
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