Varie
Foto: © Alberto Terrile 2006 La stanza in silenzio
IN SILENZIO
Quanti mi conoscono probabilmente stentano a credere quanto io ami star da solo nel silenzio. La città in questo senso non offre grandi opportunità, colma di sirene, di frenate, di urla.
Martedì scorso dopo una lezione dalla foniatra risalendo il centro storico alla volta del Carlo (In) Felice sono entrato nella chiesa di San Matteo….mi sono seduto, solo,nella penombra ed ho assaporato il silenzio.
Quel luogo riusciva a tenere a distanza il suono della città, ed io, sorta di nota un po’ sghemba ho assorbito la quiete stemperandomi per dieci minuti nel silenzio. Pochi minuti dopo innanzi a chi mi parlava di lavoro, di budget stracciati dalla finanziaria,di contratti a termine non ho potuto che sorridere…..ero riuscito per pochi istanti in quel silenzio a comprendere “come e dove sto bene”….il resto, quello che comunemente chiamiamo mondo appariva per quel che è… una triste operetta del vivere, una recita stentata scandita dai ritmi della produzione, del lavoro,del denaro.
Martedì scorso dopo una lezione dalla foniatra risalendo il centro storico alla volta del Carlo (In) Felice sono entrato nella chiesa di San Matteo….mi sono seduto, solo,nella penombra ed ho assaporato il silenzio.
Quel luogo riusciva a tenere a distanza il suono della città, ed io, sorta di nota un po’ sghemba ho assorbito la quiete stemperandomi per dieci minuti nel silenzio. Pochi minuti dopo innanzi a chi mi parlava di lavoro, di budget stracciati dalla finanziaria,di contratti a termine non ho potuto che sorridere…..ero riuscito per pochi istanti in quel silenzio a comprendere “come e dove sto bene”….il resto, quello che comunemente chiamiamo mondo appariva per quel che è… una triste operetta del vivere, una recita stentata scandita dai ritmi della produzione, del lavoro,del denaro.
18 Comments
willa
Sai a me quando succede? le sere d’estate, quando finalmente il caldo mi permette di stare sul dondolo sul terrazzo in cima al tetto di casa mia :-) una serie di candele x illuminare il diario che scrivo, e il silenzio naturale della notte :-) solo emozioni visive, le stelle, gli aerei, la luna…… e ogni tanto il saluto di un cane che abbaia :-)
E’ un altro silenzio, quello delle chiese lo conosco bene e l’ho amato tanto, ma qui nella mia città posacenere, ahimè, non c’è questa magia…. e soprattutto fanno “orari d’ufficio”, così in pausa pranzo l’unica mecca del popolo delle segretarie è la libreria !!! rido! altro silenzio, anche lì :-)
….. è tanto che ti seguo, ma solo ora ho trovato il coraggio di lasciarti un commento :-) il tuo blog è…. ascoltarti in silenzio :-)
Un abbraccio, e grazie, Willa
utente anonimo
per la prima volta mi intruffolo in un blog…. chissà se ne sono capace….
quando a ottobre ho assistito alla prima lezione del tuo corso base, ho sentito da te esattamente le cose che avrei voluto sentirmi dire e mi sono convinta: avrei seguito il tuo corso! non tanto x apprendere la tecnica (di cui ero e sono tuttora profana), ma per provare ad avvicinarmi alla realtà in modo diverso, per scostarmi dalla mia visione sempre troppo razionale (sono una matematica!), per cogliere il bello anche nelle piccole cose quotidiane, come fare la spesa o sfrecciare in scooter x andare in ufficio, ecc…. probabilmente vivo un periodo di intolleranza verso la routine quotidiana e sono attratta da tutto ciò che mi permette di divagare dalla stessa. Ho incominciato con lo yoga 5 anni fa, lì io trovo il mio SILENZIO, quelle 2 ore la settimana sono intoccabili, spengo il cellulare e cerco di staccare la spina anche da tutto il resto. anche il corso di fotografia lo vivo in quel senso… e leggendo il tuo blog apprezzo molto le tue rilessioni un pò filosofiche, che spesso mi trovano in sintonia…
insomma yoga e fotografia possono avere qualcosa in comune? x me in questo momento sì.
ciao!
serenella
albertoterrile
Grazie Willa e Serenella.
C’è bisogno di questi spazi nei quali il vuoto si fà pieno e viceversa. Il pudore (mammamia che termine…) di Willa mi confonde, spero la mia scrittura non incuta timore perchè in tutto cerco la complicità del prossimo,lo sà bene ad esempio Serenella che frequenta un mio corso….cerco di avvicinare e non mettere distanza. Però, sempre riferito a Willa, se da un lato hai aspettato tanto prima di scrivere, forse è perchè oggi hai sentito più affinità con queste righe. La città posacenere è una bella immagine….e mi domando quale è il suo nome più noto.Grazie perchè mi leggi.
A Serenella invece dico che lo Yoga per certo è il luogo nel quale tutto il non necessario resta fuori (se fai caso io uso quest’espressione spesso per definire lo SPAZIO DELLA FOTOGRAFIA)…a volte parliamo di discipline,di tecniche,che paiono diverse le une dalle altre. E’ il nostro tendere verso un punto che ci accomuna, poi ognuno và in quella direzione col suo tempo, con le sue modalità,con le sue energie.
Grazie a te Serenella quindi.
respiromare
Caro Alberto,
una triste operetta del vivere…
Da stracciare. E per fortuna che esiste il silenzio. Di San Matteo e delle onde.
utente anonimo
…se sapessi che silenzio c’è qui, dove vivo io… ogni momento della giornata è buono per appollaiarsi sul davanzale della mia immensa finestra e far finta di gettarsi nel vuoto del paesaggio e anche nei pensieri più leggeri e piacevoli…
“E IL NAUFRAGAR M’E’ DOLCE IN QUESTO MARE”…
utente anonimo
A volte siamo talmente presi dalla nostra frenesia che non riusciamo nemmeno a renderci conto quanto sia per noi necessario spegnere la testa ed accendere il cuore. Anche solo per un istante.
The2D
utente anonimo
idem, “come e dove sto bene”
proprio stamattina ho fatto la stessa cosa ( e anche di me stentano a credere quanto ami stare in silenzio…e in penombra, quasi nascosta, a volte )
un bacio
mariatelodicevo
contrabbubis
…San Matteo…guarda il caso….sono li con te mille angeli nel silenzio che guardano il cielo e ti sorridono benevoli, suggerendoti un passo ed una visione, un suono del silenzio che è il loro linguaggio, la nostra guida, il nostro coraggio di guardare avanti e scorgere una nuova via del cuore.
Sto lavorando sodo dalle 7 di stamattina su quella strada che abbiamo iniziato insieme e segnandone il tracciato passo passo, con cura, attenzione e meraviglia.
utente anonimo
Abito a Ranocchio, navigo per caso e da poco nel tuo bel sito dal passero stecchito, non ti conosco personalmente; non importa, mi piacciono le tue foto e le tue parole. Il silenzio qui è tanto, la grande montagna (Cimone), ora bianca, dà sicurezza. Alla lunga in queste solitudini il silenzio può diventare un urlo. Ciao e grazie. Giuliana
suryamukhi
Il silenzio è d’oro…vecchio detto popolare dei nonni (il mio nonno me lo diceva sempre sempre)…
Lì io mi trovo sempre, quando pratico yoga, quando mi soffermo a guardare un panorama lontana dalla caotica città, quando dedico alcune ore della sera alla meditazione…nel silenzio trovo l’Armonia con l’universo.
E questa foto, Alberto, rende benissimo le parole di tutti quelli che qui hanno commentato.
albertoterrile
Cara Giuliana…..Ranocchio,il Cimone,sfondi una porta aperta…..perchè mia nonna è di Iola di Montese e lì io mi nascondo appena posso a finire lavori e a respirare…..comprendo la questione dell’urlo….
a presto
:)
utente anonimo
TRA POCO SARA’ SERA NUOVAMENTE
IL TUO VISO SI SPOGLIERA’ DELLE
FACCE CHE ANCHE OGGI HA INDOSSATO
I TUOI NERVI TESI, SI QUIETERANNO
PER POCHE ORE ALMENO, E SAREMO SOLI
COMUNQUE VITTIME DI NOI STESSI
SAREMO OSTAGGI PER UN PO’ D’AMORE
DI ATTIMI CHE NON DI RIPETONO
DI SGUARDI, DI GELOSIE
DI VOGLIE CHE SI CONSUMANO
DI NIENTE
DI TEMPO
Fexter. Ciao it
utente anonimo
COME IN UN TEMPO
Fredda, livida, buia
Nasceva l’alba……
Come a presagire
Un susseguirsi d’inquietudini
Tutto scorreva…..ma lento
L’acqua era torbida….
Non riuscivo a vedere il fondo
Ma ne respiravo la profondità
Poi come spesso mi accade
Tutto si bloccò…..
A me ora pare di ricordare
Come in un tempo
Vissuto chissà quando
Volti conosciuti, dolori annunciati
Conforti forzati, inviti meschini
E questo inchiostro
Con il quale sto sporcando
In coscienza mi riporta.
FEXTER. Ciao grande it.
maudite
complimenti Fester… hai parole che scendono nei respiri… dal retrogusto di emozioni difficili, vissute vividamente e con estrema umanità. Ed è vivere, leggerti.
Sinceramente.
gioeco
Ad ogni blog il suo poeta.
Cordialmente
Giòeco
2calzelunghe
Ti lascio anch’io il mio saluto. Ciao!
biondograno
se non potessimo ogni tanto isolarci nel “nostrosilenzio” penso che non potremmo sopravvivere in questo mondo nuovo che abitiamo..
e poi se entri nel silenzio dell’anima..allora hai fatto davvero un viaggio “diverso”…
un abbraccio…
albertoterrile
Il silenzio dell’anima è un luogo verso cui tendo e guardo!