Didattica
DILIGE ET QUOD VIS FAC
DILIGE ET QUOD VIS FAC (S Agostino)
Durante il quarto incontro per il ciclo di conferenze in occasione delle celebrazioni di BARABINO 50° (Liceo Artistico Paul Klee-N. Barabino 1968-2018): Movimento – contemporaneità, arte e luce raccontai di come alcuni professori e allievi si indignarono quando attorno al 1981/82 in Accademia dissi che “sceglievo la fotografia come mezzo d’elezione”. A quel tempo a scuola c’era solo la sezione dedicata alla Pittura nella quale mi sono diplomato nel 1983.
Quando studiai per mio conto STORIA DELLA FOTOGRAFIA scoprii che le frasette ironiche con cui venni canzonato da studente per quella scelta erano sostanzialmente le stesse critiche che molti detrattori mossero ai primi fotografi nel 1839. Credo sia inutile quindi commentare il fatto che negli anni della Transavanguardia la critica scolastica che ricevetti era vecchia di soli 142 anni…
Insegnare non è cosa semplice. Devi conoscere la materia e ancor più, avere i mezzi per trasmetterla. Non sempre i docenti sono intelligibili, non sempre competenti, non sempre capaci di affabulare.
Lo studente non è un vaso vuoto da riempire ma una creatura che vive e viaggia su frequenze mediamente diverse da quelle su cui esiste e si muove il docente per questione d’età, di formazione e di cultura.
Occorre chiarirsi che NESSUN SAPERE E’ INSENSATO, questo deve avvenire da ambo le parti altrimenti la finestra, “cornice del mondo” che sta fuori dell’aula, col suo carico di lusinghe e promesse ruberà l’attenzione dello studente al pari dell’altra finestra che oggi è rappresentata da un display.
Quando attorno al 1981/82 in Accademia dissi che “sceglievo la fotografia come mezzo d’elezione” dimostrai da subito che la Pittura non l’avevo dimenticata o messa in un canto, così come il disegno, l’acquaforte, la Xilografia, la serigrafia unicamente mi servivo DELLA LUCE per fare tutto questo. Inevitabile finire a studiare in modo assai naif poi teologia oltre trent’anni dopo ma una cosa è veramente ironica, il fatto d’esser divenuto un insegnante, un esigenza che si è palesata una ventina d’anni fa quando capii che era importante trasmettere qualcosa e so perfettamente cosa : L’AMORE PER CIO CHE SI E’ SCELTO SPESSO CON FATICA, SOVENTE ANDANDO CONTRO I PREGIUDIZI O LA FAMIGLIA!
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