Riflessioni fotografiche
NESSUNO VEDE PIU NULLA VEDENDO TUTTO
Su Instagram, il social per la condivisione di immagini via cellulare, si pubblicano 3600 foto al secondo, e i dati ufficiali parlano di 8500 “like”al secondo.
La produzione massiccia di immagini e loro circolazione ci mostra quindi un dato sconvolgente, si sono rivoluzionati i tempi di lettura di un immagine per non dire che si sono azzerati. Il punctum Barthesiano è stato spedito a calci in culo nello spazio siderale in questo vivere&scorrere bulimico dove nessuno vede più nulla vedendo tutto.
Per approfondire:
Per l’immagine, che non prevede una consequenzialità nell’attenzione come accade invece per la lettura di un testo, l’approccio a essa è “globale”, ancora più correlato, in questo caso, alla funzione e all’espressione del cosiddetto “cervello emozionale”.
Nei confronti di un’immagine, ad esempio un’opera artistica, non c’è una pianificazione nel dare attenzione prima a delle parti e poi ad altre, almeno in un primo momento. Un esame più dettagliato, come quello compiuto da un esperto, rappresenta una fase successiva nella quale vengono chiamate in causa ben precise funzioni cognitive, finalizzate anche a una valutazione dello stile dell’opera.
Guardare è più “facile” che leggere. La visione per immagini non richiede l’esercizio della mente che comporta la visione dei codici grafici, non necessita della capacità di decodificare segni e di elaborare concetti astratti.
( Prof Franco Giordano )
3 Comments
Franco Zaio
Mi ha molto colpito questo post. Ora vado a comprarmi (in libreria) La camera chiara, per dire :-)
Grazie
Francesco Zaio
Ti ho citato in questo post: https://zaio.blogspot.com/2018/08/guardando-tutto-vedendo-piu-nulla.html
Grazie ancora per le “riflessioni fotografiche”.
Buona estate
Alberto Terrile
;-) Prego! Ciao Franco