mitografia del quotidiano, Riflessioni fotografiche
Dal nulla verso il niente
Novembre 2017 / Nella foto posa Alessandro Manfredini / Castello d’Albertis
Osservo e ascolto con attenzione quanti ho attorno. Trovo che si stia abbandonando/dismettendo quell’ardente desiderio di vedere al di sotto di tutto ciò che vive .
C’è molta immagine di tutto, troppa immagine di tutto e questo, finisce per virare verso il niente.
Osservo e ascolto con attenzione quanti ho attorno.
Un giovane si muove coreograficamente con una piccolo apparecchio digitale che pare una vecchia macchina analogica mentre qualcuno sta suonando una canzone in un locale.
Un tempo chi faceva bene quel lavoro stava un passo indietro rispetto all’oggetto d’attenzione cercando di divenire, se possibile, invisibile.
C’è molta immagine di tutto, troppa immagine di tutto e questo finisce per virare verso il niente.
Quando hai troppe cose finisci per non apprezzarle e perdi di vista l’obiettivo del tuo fare come del tuo esistere.
La specie umana capisce l’importanza delle cose, solo quando queste gli vengono negate.
Hai mai sentito realmente l’esigenza di dare un bacio a qualcuno sapendo di non poter farlo?
Quanta importanza prende ora quel gesto?
Leave a reply